Cronaca

"Mi hanno subaffittato una casa dell'Aler a mia insaputa" Denuncia di una lettrice

“Mi hanno subaffittato una casa dell’Aler a mia insaputa”. Questa la denuncia di una libera professionista proveniente dal bresciano che a settembre si è dovuta trasferire temporaneamente a Cremona per lavoro. “Sono andata all’Informagiovani di Cremona e ho preso dei numeri di telefono che ho trovato nella bacheca – racconta in una lettera a Cremonaoggi -. Ho chiamato una signora che mi ha detto di avere libera una stanza subito, mi ha stupito perché il prezzo era molto basso 190 euro al mese. Sono andata a vedere la casa che era in Piazza Migliavacca e mi è piaciuta. La signora, apparentemente molto gentile, mi ha detto che insieme a me avrebbe vissuto un ragazzo di Varese che iniziava quest’anno la Scuola di Liuteria. Mi ha anche detto che dovevo pagare una caparra di 300 euro ed un affitto mensile di 190 euro più le bollette. Il tutto, ovviamente, in nero perché io ho chiesto se ci faceva il contratto e lei mi ha risposto che “non conveniva fare il contratto, perché avremmo dovuto pagare di più”.
Poi l’amara scoperta: “Quello che la Signora ha omesso di dire – continua la ragazza – è che lei sarebbe rimasta in quella casa, praticamente vivendo nel salotto, togliendo una stanza a noi che pagavamo l’affitto. L’altra cosa che la “gentile” signora ha omesso di dire è che la casa era dell’Aler e che quindi non poteva subaffittare. Vista la situazione io e l’altro coinquilino ci siamo cercati un altra soluzione abitativa, ma nel frattempo, nel mese di settembre siamo rimasti in quella casa. La signora però mostrava segni di squilibrio notevole, e noi ci affrettavamo a trovare un altro appartamento. A fine settembre la signora ci ha letteralmente buttato fuori di casa, adducendo motivazioni campate per aria. Vista la situazione io ho chiamato i carabinieri e ho denunciato il fatto che pur avendo pagato un affitto la signora ci stava buttando fuori di casa. La scoperta sensazionale della Polizia che è intervenuta è stata quella di scoprire che la casa era dell’Aler. Quel giorno io e l’altro coinquilino abbiamo fatto denuncia alla Polizia”.
“Siamo a giugno – conclude la ragazza – e la signora non ci ha ancora ridato i soldi della caparra, siamo andati in diversi sindacati e pur essendoci la denuncia nessuno ha fatto ancora nulla. Possibile che una persona disonesta che affitta una casa a studenti, appartamento che non è neanche suo ma del Comune la faccia franca? Possibile che una ragazza che viene nella vostra città per lavorare si trovi in una situazione così incresciosa e brutta, e che nessuno faccia nulla per aiutarci a riavere i nostri soldi? Scusate se mi sono dilungata nella mail, ma volevo spiegarvi bene l’accaduto e dirvi che ci tengo molto che la stampa parli di questa situazione e che qualcuno ci aiuti a sistemare legalmente quanto accaduto”.

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