Lettere

Se i liutai nostrani decidono di 'boicottare' Mondomusica

da CDN Anlai

Che succede a Mondomusica? Pare che siano molti i liutai di Cremona (e non solo di Cremona per la verità) che avrebbero deciso quest’anno di  “boicottare ” la più grande manifestazione in campo musicale che la città organizza alla fine di settembre. Le ragioni? Varie: comunque, in una parola, l’”insensibilità” a loro dire, degli organi dirigenti della Fiera e degli enti cremonesi nei confronti della categoria che maggiormente dovrebbe dare lustro a Cremona e per alcune decisioni secondo loro molto opinabili.

Cominciamo da quella che anche a nostro parere sembra la più assurda. Se un liutaio prenota uno stand e paga regolarmente l’affitto (anche una cifra notevole per la verità) perché gli deve essere vietato di ospitare nel suo stand un altro liutaio o un espositore del settore liutario? Ci pare proprio una visione penalizzante.

Risultato: molti liutai non andranno a Mondomusica e la città brulicherà di botteghe e spazi espositivi affittati in centro, oltretutto a prezzi molto contenuti vista la situazione attuale di negozi sfitti, che saranno occupati da liutai cremonesi e non cremonesi che inviteranno i loro clienti e i tanti visitatori ad andare a trovarli lì.

Organizzeranno anche concerti, conferenze feste ecc…bel risultato vero ?

C’è anche chi ha affittato la casa di Stradivari (una decina di liutai che non vogliono patrocinio di nessun ente o alcuna “etichetta”). C’è addirittura chi (la Ditta Scaramuzza per non far nomi) ha prenotato spazi pubblicitari addirittura su  “Strad” e sullo stesso giornale di Mondomusica per avvertire i suoi clienti e i possibili visitatori che non avrà lo stand nella sede della prestigiosa manifestazione ma che li attenderà nel proprio negozio.

Morassi e la Lac sono anni che non hanno più stand in Fiera e anche l’ALI ha seguito l’esempio.

C’è chi contesta lo spazio destinato ai pianoforti, per la verità un padiglione che lo scorso anno era molto poco frequentato ma che tutti i visitatori erano obbligati comunque ad attraversare per raggiungere lo spazio espositivo dei liutai e gli stand degli accessori liutari. C’è chi contesta l’apertura di Mondomusica agli USA sostenendo che la manifestazione cremonese ha già perso molta della sua importanza dopo la nascita della Fiera di Schianghai e che ora altra importanza perderà con il salone di New York.

C’è chi fa presente che una ventina di Camere di Commercio stanno intervenendo a favore di espositori delle loro zone mentre quella di Cremona sarebbe tutta indirizzata a sostenere in particolare il “suo“ “Consorzio Liutai e Archettai” malgrado le grandi polemiche dei mesi scorsi e l’abbandono di un buon numero di aderenti. C’è infine chi contesta lo scarso controllo sulla qualità della produzione cinese o indiana esposta in fiera nelle edizioni precedenti  e sulla effettiva regolarità (o mancanza totale) delle ricevute di questi espositori. Rincarando la dose  qualcuno afferma: “Alcuni anni fa c’era persino chi vendeva ricci  teste  fondi e tavole, prodotti semilavorati a macchina. E a Cremona in Fiera! E’ accettabile questo?“

Come si evince quindi tutta una serie di polemiche, di contestazioni, di accuse; alcune sicuramente meritevoli di attenzione altre forse anche pretestuose.

Concludendo: di certo quest’anno non sarà un’edizione “normale” di Mondomusica e mentre i dirigenti della Fiera imperturbabili sembrano voler tirar dritto per la loro strada malgrado il momento di grave crisi in cui versiamo e quando sarebbe più opportuno che tutti i cremonesi fossero uniti, un numero sempre maggiore di liutai nostrani, che  pare non si senta più rappresentato dagli enti della sua città, reagisce forse anche nella maniera più sbagliata. Ma come dar loro torto? Non ci pare di aver visto, infatti, il più pallido tentativo di recupero da parte di nessuno di coloro che avrebbe il potere (e a nostro parere anche il dovere) di farlo o almeno di tentarlo.

Un’ultima annotazione. L’Anlai era stata invitata a mettere a disposizione uno storico palazzo del centro ai molti “contestatori”. Non ci è parso corretto e abbiamo ovviamente rifiutato ma ci pare anche corretto far presente che senza una visione unitaria non si potrà più andare di certo positivamente da nessuna parte.

CDN Anlai

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