Cronaca

Da Fidencie a Di Bella, l'addio a Cremona del giudice Tito Preioni

Lascia Cremona il giudice Tito Preioni. Entro il 15 settembre sarà effettivo al tribunale di Lodi dove ricoprirà l’incarico di presidente di sezione e anche di facente funzione del presidente del tribunale, essendo quest’ultimo posto ancora vacante.

Lunga la carriera del giudice Preioni a Cremona: nell’aprile del 1983 è stato pretore a Soresina, mentre dall’ottobre del 1989, con l’istituzione della pretura circondariale di Cremona, pretore a Cremona. Dal 2000 giudice con funzione civili (anche giudice tutelare). Nel 1995 magistrato della corte d’appello e nel 2001 magistrato della corte di Cassazione.

Tra i casi più eclatanti seguiti dal giudice Preioni che avevano fatto scalpore a livello nazionale si ricorda il processo, degli anni ‘93/’94, per i fatti della discarica di Corte Madama per i quali 110 cittadini erano stati rinviati a giudizio per la rivolta anti discarica e i provvedimenti sul cosiddetto “metodo Di Bella”, la terapia alternativa per la cura dei tumori. “All’epoca mancava una legislazione”, ha ricordato Preioni, “i provvedimenti giurisprudenziali presi sono stati da stimolo affinchè il ministero sperimentasse questa cura che a torto o a ragione era vista come l’ultima speranza”. E poi ancora il caso di Fidencie, la bambina ruandese contesa tra la famiglia affidataria e i genitori naturali. All’epoca erano stati presi provvedimenti per restituire la minore ai legittimi genitori “in un clima”, ha ricordato il giudice, “caratterizzato da forti contrasti anche per l’interferenza di taluni poteri forti”.

“La crisi economica”, ha poi ricordato Preioni, “e l’esorbitante numero di avvocati hanno dato origine anche in sede civile ad un contenzioso bagatellare sempre in espansione e quasi mai giustificato”.

Entro il 15 settembre il giudice sarà a Lodi, “un tribunale un po’ più grosso di quello di Cremona”. Preioni ha spiegato: “sulla carta ha 24 magistrati tra togati e onorari, poi però di fatto sono molto meno. Il tribunale di Lodi dovrà avere un incremento territoriale perché la rivoluzione geografica giudiziaria prevede che come Cremona assorbirà il tribunale di Crema, così Lodi assorbirà la sezione distaccata di Cassano d’Adda che attualmente dipende da Milano”.

“A Cremona lascio tanti amici”, ha concluso il giudice, “ma mi conforta il fatto che non abbandonerò questa città alla quale sono legato da un profondo affetto e da molte amicizie”.

Le cause ancora pendenti del giudice Tito Preioni sono già state riassegnate o sono in corso di riassegnazione.

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