Caos e manette in Regione, il Pd: "Dimettiamoci tutti" Ultimatum della Lega: "Giunta azzerata o ad aprile si vada al voto"

AGGIORNAMENTO – La Lega Nord chiede l’azzeramento della giunta Formigoni con eventualmente un nuovo presidente. A dirlo è il segretario della Lega Lombarda Matteo Salvini uscendo dall’incontro con il gruppo del Carroccio a palazzo Pirelli. “Lasciamo a Formigoni – spiega – la scelta se fare un passo di lato o indietro. Ci rifletta questa notte, la Lega e’ determinata ad andare avanti. Ci aspettiamo quanto meno l’azzeramento della giunta, il dimezzamento dei nuovi assessori con eventualmente un nuovo presidente di giunta” che traghetti al voto la regione”.
“Ho in mano le dimissioni di tutti i consiglieri e gli assessori della Lega, sono a disposizione del movimento – prosegue Salvini – Giovedì io e Maroni incontriamo Formigoni con le dimissioni in tasca. In Lombardia si andrà a votare il prima possibile, immagino per motivi tecnici in corrispondenza con le elezioni politiche. Noi con la ‘ndrangheta non c’entriamo un c… Un conto e’ la buona amministrazione, un conto e’ l’infiltrazione criminale che ha portato qualcuno ad essere eletto in Consiglio regionale”.
NEL POMERIGGIO LA SPINTA DEL PD
Il Partito democratico spinge per “staccare la spina” in Regione e andare così subito al voto. Gli ultimi scandali giudiziari di queste ore, con l’arresto dell’assessore alla Casa Domenico Zambetti (Pdl), accusato di aver comprato voti dalla ‘ndrangheta, e l’inchiesta aperta nei confronti del consigliere (ex assessore) Massimo Buscemi (Pdl) per peculato e truffa (notizia di poco fa), gli indagati tra Giunta e Consiglio regionale sono saliti a 14. Eppure Roberto Formigoni ha detto di non avere la minima intenzione di dimettersi. Un presidio di protesta è stato organizzato nel tardo pomeriggio davanti al palazzo della Regione. I consiglieri del Pd (21) sono pronti (e lo sono anche in Sel e Idv) a dimettersi in massa per far cadere l’Assemblea. L’obiettivo è raggiungere il numero minimo di 41 dimissionari. Si arriverebbe a 31 in un’ipotesi con Misto (Penati), Pensionati e Udc al fianco di democratici, Sel e Idv. E’ necessaria l’adesione della Lega (20), il Pd: “Ci segua”.
“La situazione non è più tollerabile. Oggi, dopo il caso dell’arresto dell’assessore Zambetti, Formigoni non può più fare finta di niente. E’ giusto, a questo punto, andare subito alle elezioni e staccare la spina a una Giunta ormai troppo compromessa”, commenta così Agostino Alloni, consigliere regionale cremonese del Pd, la notizia dell’arresto dell’assessore di centrodestra.
“Le nostre dimissioni sono già sul tavolo – annuncia Alloni –. Questa mattina abbiamo deciso, per protesta, di disertare le Commissioni consiliari. Ora facciamo appello al senso di responsabilità della Lega Nord e le chiediamo di unirsi a noi, consiglieri di opposizione, al fine di raggiungere il numero dei 41 dimissionari necessari a far cadere il Consiglio regionale e quindi andare al voto quanto prima”.
Per il consigliere “c’è assolutamente bisogno di un nuovo governo e di andare a un ricambio della classe dirigente. Resistere in queste condizioni significa non volere il bene della Lombardia”.
COSTI DELLA POLITICA, INDAGATI TRE CONSIGLIERI
L’ex assessore regionale Franco Nicoli Cristiani (Pdl), l’ex presidente del consiglio regionale lombardo Davide Boni (Lega) e il consigliere del Pirellone Massimo Buscemi (Pdl) sono indagati dalla procura di Milano per i reati di peculato e truffa aggravata, nell’ambito dell’indagine che ha portato i militari della Guardia di Finanza della Regione Lombardia. iaggi, cene e spese di comunicazione e rappresentanza del gruppo consiliare Pdl-Lega tra il 2008 e il 1012. Sono questi i capitoli al centro dell’inchiesta avviata dal procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA