Lucia Luque suona al Museo lo Stradivari Vesuvius

Domenica 11 novembre, alle 11, nella Sala San Domenico del Museo Civico di Cremona, la rassegna “Audizioni al Museo” prosegue la rilettura della vita di Stradivari ripercorrendo la vecchiaia del liutaio attraverso la straordinaria audizione del violino “Vesuvius” del 1727 affidato a Lucia Luque, protagonista emergente del concertismo internazionale, tanto essere stata premiata dalla Fondazione Salieri come uno dei dieci migliori talenti d’Europa. Al suo fianco, al pianoforte, Maria Grazia Bellocchio, mentre Fausto Cacciatori, conservatore della collezione friends of Stradivari, introdurrà all’ascolto presentando lo strumento dal punto di vista liutaio e storico.
Al di là dei contenuti musicali l’appuntamento racconta una storia d’altri tempi, non tanto perché particolarmente antica, ma piuttosto perché espressione di valori oggi – forse – poco frequentati. Il violinista e compositore Remo Lauricella, con nome italiano, ma residenza in Inghilterra, iniziò a frequentare Cremona attorno al 1977. All’inizio veniva per affidare ai liutai la messa a punto del suo “Vesuvius”, poi si affezionò alla città a tal punto da voler indicare, nel suo testamento, l’assegnazione del violino ai Cremonesi. Il passaggio di proprietà, benché all’inizio sembrasse una procedura semplice, diventò gradualmente più complesso per problemi legali e come ultimo ostacolo vi fu la necessità del pagamento dei diritti di successione in Inghilterra. Ma una tale offerta non poteva essere rifiutata, così, grazie alla generosità della cittadinanza, di diversi Enti locali e del Comune, la somma fu raccolta e lo strumento, nel novembre 2005, tornò a casa.
In un momento storico nel quale la crisi economica fa dubitare molti del ruolo sociale e della sostenibilità economica dell’esperienza culturale come momento fondamentale della vita di una comunità, la vicenda del “Vesuvius” appare più che mai ricca di significato e ricorda come, soprattutto in tempo di crisi, la cultura rappresenti una ricchezza e una necessità imprescindibile.
Il programma musicale contrappunta questa vicenda tra lo storico ed il sentimentale, partendo dalla Sonata in Si minore BWV 1014, di Johann Sebastian Bach, pressoché coetanea allo strumento per giungere fino al XX secolo. L’antologia documentata proposta da Luque e Bellocchio compie dunque un salto di diversi secoli, affiancando al dettato rigoroso di Bach – che per primo arricchisce la vocazione melodica del violino con la proposta di una carattere polifonico e contrappuntistico in una scrittura modernissima capace di consacrarne il ruolo solistico – pagine ottocentesche e novecentesche di variegata anima. Il Duo Concertante di Stravinsky coniuga atmosfere tonali e dissonanze relativamente azzardate; alterna episodi lirici ad accompagnamenti ripetitivi che conferiscono un sapore molto novecentesco, quasi cubista. Infine la fantasia su Carmen, nella fiammeggiante trascrizione di Pablo de Sarasate disegna uno spazio esuberante attraverso una felice gamma di ritmi popolareggianti ed ardite esplorazioni virtuosistiche, codificando un lessico musicale di particolare gradevolezza.
L’audizione è promossa da Comune di Cremona, Cremonabooks e Fondazione Stradivari.
Il biglietto per assistere al concerto costa 3 Euro oltre alla normale quota d’ingresso al Museo Civico; può essere acquistato in prevendita presso il Bookshop del Museo (via Ugolani Dati, 4 – tel. 0372 803622 – bookshopcr@gmail.com) o la Libreria Cremonabooks (Largo Boccaccino 12/14 – tel. 0372 31743).
© RIPRODUZIONE RISERVATA