Blitz dell'Arma, 41enne arrestato per furto di elettricità

Foto d’archivio
Delle denunce, considerata la lentezza della giustizia, si può dire che se ne fregava, come molti di quelli che vengono “pizzicati” a rubare energia elettrica attraverso allacci abusivi. Addirittura nelle scorse ore è arrivato a mostrarsi assai sicuro di sé davanti ai carabinieri intervenuti assieme ai tecnici: “Voi mi scollegate tutto? Io appena ve ne andate mi riattacco”.
ARRESTO SOLITAMENTE DIFFICILE DA APPLICARE
Questa volta, però, l’uomo non se l’è cavata con un “semplice” deferimento: per lui è scattato l’arresto, un provvedimento difficile da applicare in questi casi, a memoria il primo del genere applicato dall’Arma nel nostro territorio. E’ stato quindi portato nelle camere di sicurezza. L’accaduto si è appreso in tribunale, dove è finito il caso: nel primo pomeriggio il processo per direttissima (l’imputato è difeso dall’avvocato Santo Maugeri).
ALLACCIO ABUSIVO A TRE METRI DI ALTEZZA
L’arrestato, un 41enne egiziano ufficialmente nullafacente, anziché affidarsi agli aiuti pubblici del caso vista la situazione, ha preferito passare alla via illecita, “succhiando” per mesi elettricità dalla linea generale per la propria abitazione di Soresina. Ci è riuscito grazie ad un collegamento “artigianale” posto a ben tre metri di altezza. Nella giornata di lunedì la società che gestisce l’energia è entrata in azione ancora una volta, con il supporto delle forze dell’ordine, per “chiudere” l’allaccio non autorizzato e mettere i sigilli.
BLOCCATO IN FLAGRANZA CON UN SECONDO INTERVENTO DEI CARABINIERI
La spavalderia è però costata cara al 41enne. Consapevoli delle intenzioni (“mi riattacco appena ve ne andate”), i militari del comando soresinese guidato dal maresciallo Luigi Illustre si sono infatti ripresentati a casa del nordafricano poco dopo la conclusione del primo intervento, riuscendo a bloccarlo in flagranza di reato. Questo ha permesso di formalizzare l’arresto per furto continuato aggravato.
AGGIORNAMENTO – PATTEGGIA SEI MESI DAVANTI AL GIUDICE:
“ABBIAMO PROBLEMI ECONOMICI IN FAMIGLIA”
Davanti al giudice Pierpaolo Beluzzi (pm Fabio Saponara) l’uomo, dopo essersi visto convalidato l’arresto, ha patteggiato sei mesi di reclusione, con la condizionale. Si è difeso parlando di gravi problemi economici, legati alla presenza di una bambina di un mese in famiglia e a bollette arretrate arrivate improvvisamente poco dopo il trasferimento nell’abitazione (precedentemente occupata da un connazionale).
Michele Ferro
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