Cronaca

Psi dopo le primarie, congresso al Trecchi senza Nencini

L’Assemblea Congressuale del PSI cremonese avrebbe potuto chiudere con un botto quantomeno di rilevanza mediatica: la partecipazione del leader nazionale Nencini. Il botto mediatico, all’ultimo minuto, non c’è stato. Ma non si è trattato di un “pacco”. L’assenza di Segretario a palazzo Trecchi, sostituito dal Segretario Regionale Santo Consonni, è stata motivata dal sovrapporsi di un impegno, che ha inorgoglito non poco la platea congressuale: la visita congiunta di Nencini e di Bersani a Stella, epicentro simbolico dell’indimenticato Presidente Sandro Pertini.
Al Trecchi il Coordinatore Provinciale Paolo Carletti, incaricato della relazione introduttiva, ha rimarcato l’evoluzione del contesto entro cui i socialisti hanno potuto lasciare il “ghetto” dell’isolamento e dell’esclusione “per imboccare una stagione più impegnativa per una sinistra che, come suggeriva Nenni, accantonati i risentimenti, sappia perseguire le prospettive di restauro delle prerogative liberali e democratiche, lese dai poteri finanziari, e di rappresentanza di ceti sempre più impoveriti ed indeboliti”. Il dibattito, seguito alla relazione, ha registrato sia negli indirizzi di saluto (Magnoli del PD, Bordo di SEL, Grossi a nome delle organizzazioni Sindacali, Beluffi presidente dell’Associazione Zanoni) sia negli interventi dei delegati una netta convergenza rispetto agli interrogativi sugli scenari successivi alle primarie e, soprattutto, sulle evoluzioni del quadro post-elettorale. Tra i partecipanti, presieduta da Mario Penci, l’onorevole Luciano Pizzetti, il Capogruppo Provinciale Virgilio, l’ex parlamentare socialista Maurizio Noci, l’ex segretario Parea, il consigliere di Pizzighettone Fulvio Pesenti.

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