Qualità della vita, Cremona in picchiata Ultima delle 'accettabili'

Cremona è l’ultima delle province in cui la qualità della vita risulta buona o accettabile. Secondo il il quattordicesimo Rapporto sulla Qualità della vita in Italia 2012, realizzato da ItaliaOggi con l’università La Sapienza di Roma, la nostra provincia è scesa in picchiata rispetto allo scorso anno, dal 32esimo al 42esimo piazzamento. Un calo ulteriore rispetto al 2011 che sul 2010 aveva già fatto registrare la perdita di tre posizioni. Meglio le vicine: Parma è ottava, Bergamo undicesima, Mantova, tredicesima, Brescia 23esima, Lodi 33esima, Piacenza 34esima. In generale, nel panorama nazionale, vita peggiorata nelle province italiane. Nel 2012 sono 42 le province nelle quali la qualità della vita è risultata buona o accettabile, contro le 45 della passata edizione. Con il Rapporto 2012 si registra il peggior risultato dalla prima edizione dell’indagine: salgono a 61 le province nelle quali la qualità della vita è risultata scarsa o insufficiente.
Il peggioramento nei livelli di qualità della vita si registra in particolare nelle province dell’Italia meridionale e insulare ma è marcato l’arretramento anche nell’Italia centrale. Ai primi due posti si confermano le province di Trento e Bolzano, quelle in cui si vive meglio. Agli ultimi posti Messina (quart’ultima), Crotone (terz’ultima), Napoli (penultima) ed ultima, a sorpresa, Imperia.
Mentre sostanzialmente tiene la qualità della vita nei grandi centri urbani del nord, Roma cede posizioni e scende di ben 11 posizioni, piazzandosi al 62mo posto. Il peggioramento investe non solo l’area meridionale e insulare (tendenza già rilevata gli anni scorsi) ma anche quella centrale. E così si posizionano in coda Imperia, scivolata dal 98 posto, Napoli, salda in coda, e Crotone, lo scorso anno 92. Tra i grandi centri, Torino sale di una posizione, alla 46; Milano recupera 7 posti, dal 46 al 39. La tendenza, secondo lo studio, che si consolida nell’ultimo quinquennio, vede un Nordovest vulnerabile, mentre Sud e Isole confermano problemi strutturali. Il livello medio di qualità della vita è insufficiente e non accenna a migliorare nelle regioni del sud e se tre anni fa era stato individuato un gruppo di province in cui la qualità della vita risultava superiore a quella prevalente nelle altre province dell’Italia meridionale e insulare, oggi questo nucleo, che andava dal litorale adriatico meridionale alle province ioniche fino a estendersi su un breve tratto del litorale tirrenico, si è dissolto: resistono solo le province della Basilicata
CLASSIFICA PROVINCE
1 TRENTO 55 GROSSETO
2 BOLZANO 56 LIVORNO
4 VERONA 57 LA SPEZIA
5 VICENZA 58 VITERBO
6 REGGIO EMILIA 59 BIELLA
7 UDINE 60 VENEZIA
8 PARMA 61 TERAMO
9 TREVISO 62 ROMA
10 PORDENONE 63 FROSINONE
11 BERGAMO 64 L’AQUILA
12 CUNEO 65 LUCCA
13 MANTOVA 66 LATINA
14 AOSTA 67 RAGUSA
15 SONDRIO 68 CHIETI
16 PESARO-URBINO 69 MATERA
17 FORLÌ 70 RIETI
18 ROVIGO 71 SASSARI
19 MACERATA 72 ISERNIA
20 MODENA 73 POTENZA
21 ANCONA 74 CASERTA
22 V.-CUSIO-OSS. 75 COSENZA
23 BRESCIA 76 REGGIO CALABRIA
24 PERUGIA 77 BARI
25 SIENA 78 LECCE
26 LECCO 79 TARANTO
27 RAVENNA 80 BENEVENTO
28 PADOVA 81 MASSA CARRARA
29 COMO 82 PESCARA
30 FERRARA 83 SALERNO
31 ASTI 84 ORISTANO
32 VERCELLI 85 CAGLIARI
33 LODI 86 BRINDISI
34 PIACENZA 87 CATANZARO
35 BOLOGNA 88 SAVONA
36 VARESE 89 AGRIGENTO
37 AREZZO 90 FOGGIA
38 NOVARA 91 SIRACUSA
39 MILANO 92 GENOVA
40 PISA 93 AVELLINO
41 PAVIA 94 PALERMO
42 CREMONA 95 CALTANISSETTA
43 TERNI 96 TRAPANI
44 NUORO 97 CATANIA
45 FIRENZE 98 VIBO VALENTIA
46 TORINO 99 ENNA
47 GORIZIA 100 MESSINA
48 ASCOLI PICENO 101 CROTONE
49 TRIESTE 102 NAPOLI
50 PRATO 103 IMPERIA
51 PISTOIA
52 CAMPOBASSO
53 ALESSANDRIA
54 RIMINI
55 GROSSETO
56 LIVORNO
57 LA SPEZIA
58 VITERBO
59 BIELLA
60 VENEZIA
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