Cronaca

Don Colmegna apre il ciclo di incontri su opere di don Primo Mazzolari

Lunedì 4 febbraio alle ore 17.30 avrà inizio un interessante percorso alla scoperta di alcune delle opere più importanti di don Primo Mazzolari, illustre figlio della Chiesa cremonese, del quale proprio pochi giorni fa si è celebrato il 123° anniversario della nascita, avvenuta nella cascina San Colombano del Boschetto, il 13 gennaio 1890. L’iniziativa prende il via grazie alla collaborazione tra la Libreria Cremonabooks, la Fondazione “Don Primo Mazzolari” di Bozzolo, le ACLI cremonesi e il patrocinio del Comune di Cremona. Primo appuntamento con don Virginio Colmegna, sacerdote ambrosiano, fondatore e direttore della Casa della Carità di Milano, nello Spazio Comune di Piazza Stradivari. Il sacerdote, da anni impegnato nel campo della concreta solidarietà, ha curato l’introduzione del libro “Come pecore in mezzo ai lupi” (edizioni Chiarelettere) che offre alcuni dei testi più significativi di Mazzolari sul tema della politica. «L’occasione di conoscere e leggere don Primo è sempre preziosa – spiega don Bruno Bignami, direttore della Fondazione Mazzolari -. La sua città ne riconosce la statura umana e cristiana. Per molti potrà essere un approfondimento, per tanti un invito alla lettura e, magari, per qualcuno un primo e fecondo incontro».

Gli altri appuntamenti

Il secondo appuntamento sarà con il professor Giorgio Vecchio, ordinario di Storia contemporanea all’Università di Parma e presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Mazzolari di Bozzolo. Lunedì 11 marzo, alle 17.30, presso la libreria Cremonabooks, il professor Vecchio presenterà un testo edito da La Scuola: “Mazzolari, un formatore di coscienze”. Nell’anno in cui la diocesi di Cremona riflette sulla scuola e sul tema educativo, ecco un prezioso contributo di don Mazzolari alla causa. Si tratta di alcuni inediti. Per la prima volta uno dei più esperti conoscitori del pensiero di don Primo ricostruisce il rapporto del parroco di Bozzolo con il mondo della scuola.

Toccherà invece a don Saverio Xeres, comasco e docente di Storia della Chiesa presso la Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale, presentare, all’inizio della Settimana santa, lunedì 25 marzo (ore 17.30 presso Cremonabooks), il libro-meditazione sulla Pasqua: “Dietro la croce – Il segno dei chiodi”, edito dalle Dehoniane di Bologna. Qui Mazzolari offre uno sguardo di speranza sulla vita e sulla storia.

Da ultimo, lunedì 22 aprile, alle ore 21 presso la nuova sede provinciale delle ACLI, in via cardinal Massaia 22, ci sarà la presentazione in anteprima dell’edizione critica dell’opuscolo “Della tolleranza”, in uscita presso le Dehoniane e curato da don Bruno Bignami, presidente della Fondazione di Bozzolo. Il testo è stato scritto nel marzo 1945 in piena clandestinità, mentre egli era ricercato dai nazi-fascisti perché accusato di essere organizzatore della resistenza nel basso mantovano. Si tratta di una meditazione sul tema della libertà e del valore dell’altro. Le riflessioni sulla tolleranza furono così provocatorie che Mazzolari non riuscì a pubblicarle in vita. Solo un anno dopo la morte, nel 1960, trovarono diffusione, ma in forma molto rimaneggiata. Ora raggiungerà le librerie la versione integrale e originale.

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