Cronaca

Tangenti nella sanità, nel mirino appalto per macchinario all'Ospedale Indagata la direttrice Mariani: 'No comment'

Sopra, l’Ospedale e il direttore generale Mariani (foto Sessa)

AGGIORNAMENTO – C’è anche l’appalto per un costoso macchinario contro i tumori all’Azienda Ospedaliera di Cremona nel mirino dell’indagine della Direzione Investigativa Antimafia su episodi corruttivi connessi ad appalti e forniture nella sanità lombarda. L’operazione della Dia è stata delineata in mattinata in una conferenza stampa nella sede di Milano. La strumentazione è commercializzata dalla Hermex della famiglia Lo Presti: in manette Giuseppe Lo Presti, 65 anni, e i figli Salvo Massimiliano, 43, e Gianluca, 39, tutti accusati di corruzione. In arresto per corruzione è finito pure Massimo Guarischi, ex consigliere regionale di Forza Italia vicino all’ex governatore Roberto Formigoni, già condannato in via definitiva nel 2009 proprio per corruzione negli appalti per il dopo alluvione. Guarischi avrebbe agito come mediatore nella fornitura del macchinario a diversi istituti, tra cui l’Ospedale di Cremona. Numerosi sono gli indagati. Tra di essi figura Simona Mariani, direttore generale dell’Azienda ospedaliera cremonese. No comment da parte della dirigenza del presidio che fa sapere di non voler rilasciare dichiarazioni in merito alla vicenda.

L’attività investigativa non è legata all’azione di gruppi mafiosi ma è di competenza della Dia perché è partita (per poi arrivare ad altri scenari) dalla morte sospetta di Pasquale Libri, genero del boss della ‘ndrangheta Rocco Musolino, funzionario del settore appalti intercettato con l’ex direttore della Asl di Pavia Carlo Chiriaco.

Sette gli arresti – eseguiti su richiesta del pm della Dda Claudio Gittardi – e venti in totale gli indagati. Arrestati Massimo Guarischi, ex consigliere regionale di Forza Italia vicino all’ex governatore Roberto Formigoni, già condannato in via definitiva nel 2009 per corruzione negli appalti per il dopo alluvione, Leonardo Boriani, giornalista, ex direttore della Padania, tre imprenditori della famiglia Lo Presti di Cinisello Balsamo, titolari della società Hermex Italia, specializzata in forniture ospedaliere e Pierluigi Sbardolini, direttore amministrativo dell’ospedale Mellino Mellini di Chiari nonché ex direttore del San Paolo di Milano. I provvedimenti sono stati eseguiti su richiesta del pm della Dda di Milano, Claudio Gittardi. Tra le aziende ospedaliere coinvolte il San Paolo di Milano, l’Istituto nazionale tumori e l’Azienda ospedaliera di Cremona. Portate a compimento numerose perquisizioni, anche all’estero (in una finanziaria con sede in Svizzera), presso abitazioni, imprese e strutture sanitarie lombarde.

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