Il Coro di Musicologia riscopre ed esegue i brani perduti del '500
Nell’ambito del festival “I volti del Romanino. La rabbia e la fede”, il Coro della Facoltà di Musicologia propone gratuitamente un concerto dedicato alla “Musica dei maestri all’epoca di Romanino”, che si terrà martedì 14 maggio alle ore 21 nel Duomo di Cremona. Verranno eseguiti brani composti da musicisti che hanno condiviso le temperie culturali del grande pittore bresciano, essendo vissuti nella stessa epoca ed essendo stati concepiti per i luoghi nel quale il Romanino stesso aveva lavorato. Com’è sua abitudine, il Coro eseguirà brani inediti o scarsamente conosciuti, riscoperti grazie al lavoro di ricerca musicologica svolto in seno al Dipartimento di Musicologia e Beni culturali (Università di Pavia, sede di Cremona) da parte di studenti e professori. Il repertorio è dunque quello della polifonia vocale cinquecentesca, ripercorsa attraverso nomi illustri – quali sono quelli di P. Verdelot, G. P. da Palestrina, M. A. Ingegneri, T. L. da Victoria – o meno noti – come G. M. Asola e P. Aretino –; tutti eseguiti a partire da nuove edizioni critiche realizzate da ricercatori del Dipartimento. In calce al concerto si eseguiranno anche brani novecenteschi (M. Crestani, C. Margutti), alcuni dei quali riscoperti di recente (C. Mosso), per illustrare come la musica sacra del Rinascimento abbia esercitato una forte influenza anche sui compositori moderni. Il concerto si concluderà con un omaggio a Federico Caudana, illustre maestro cremonese, del quale si celebra quest’anno il cinquantesimo anniversario della morte.
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