Cronaca

Colle del Lys, teatro della Resistenza cremonese simbolo nazionale

Sopra, Colle del Lys e Kiro Fogliazza con compagni durante la Resistenza

Dichiarare il Colle del Lys, valico alpino in provincia di Torino, monumento nazionale della Resistenza. Lo propone il parlamentare del Pd Umberto d’Ottavio, che ha presentato una proposta di legge in tal senso. Una proposta che coinvolge anche il territorio cremonese. Al Colle del Lys, nel luglio del 1944, infatti, durante gli scontri tra nazifascisti e partigiani, morirono 26 combattenti della Resistenza. Cinque di questi erano cremonesi: Franco Scala (24 anni, operaio), Gianpaolo Conca (23 anni, studente), Edoardo Boccalini (39 anni, operaio) Alfredo Zaniboni (34 anni, operaio) e Benito Faleschini (18 anni, studente). In Val di Susa, nella 17^ Brigata Garibaldi, comandata dal cremonese Deo Tonani (morto il 23 marzo del 1945 a Prà du Col) combatterono decine di partigiani cremonesi. Tra questi anche uno dei simboli della Resistenza locale, Kiro Fogliazza, scomparso a febbraio all’età di 93 anni. La proposta del parlamentare del Pd d’Ottavio cade nel 70ennale della Resistenza: il prossimo settembre saranno appunto 70 anni dall’8 settembre 1943, data considerata simbolicamente l’inizio della guerra partigiana.

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