Cronaca

'Dopo 4 anni siamo all'improvvisazione' Attacco dei sindacati alla Giunta Perri: 'In Comune si lavora sempre peggio'

foto Sessa

“La verità è che si lavora sempre peggio per mancanza di quella ‘capacità manageriale’ che dovrebbe essere bagaglio di ogni amministratore”. Le segreterie Funzione Pubblica di CGil, Cisl e Uil, vanno giù duro sull’operato della Giunta Perri. Lo fanno in un comunicato che prende in esame lo studio sulla riorganizzazione promosso dalla Direzione Generale il 3 marzo. In attesa della Commissione Vigilanza (9 luglio alle 17) che affronterà proprio il riassetto del personale, i sindacati prendono posizione. “Lo studio, con relativa proposta di riassetto – scrivono Cgil, Cisl e Uil – presentato anche a sindacati ed RSU, non ha ancora ricevuto un pronunciamento da parte della Giunta. Una posizione che appare strana, perché niente di quanto annunciato e atteso farebbe pensare che l’attuazione del piano necessiti di un’approvazione del bilancio. Tra l’altro sul personale abbiamo già raschiato parecchio, se lo stesso Direttore Generale, nell’ultima seduta di trattativa, dice che in questi anni “i servizi hanno tenuto e la spesa di personale è calata” (1.200.000 euro). Cosa che peraltro fa sorgere anche una domanda: quanti di questi risparmi sono stati reinvestiti sul personale per poter offrire servizi migliori?”.

“L’impressione – continuano i sindacati – è che come sempre non ci siano altri disegni o progetti se non quello di risparmiare, in qualsiasi modo possibile e con l’unica idea di fondo, più volte espressa, che “siamo organizzati da paese dell’Est”. Non si dice (perché forse non è chiaro a questa Amministrazione) che risparmiare non vuol dire automaticamente migliorare i servizi, ma può invece significare renderli meno accessibili per poi non erogarli più. Prendiamo ad esempio il tempo prolungato nelle scuole infanzia, affidato un anno fa ai privati: l’Assessore alla partita sosteneva di voler “riaffermare taluni principi irrinunciabili che costituiscono il DNA di questa Amministrazione in materia di servizi pubblici: qualità del servizio, economicità delle prestazioni e libertà di scelta delle famiglie”.

“Purtroppo, dopo 4 anni, siamo ancora all’improvvisazione: aspettiamo il bilancio perché è l’unica cosa che conta, soprattutto con elezioni in vista, per poter dire ai cittadini di aver speso meno – concludono i sindacati – Evidentemente non importa se i servizi calano o peggiorano: non attivando strumenti necessari a misurarli la collettività se ne accorgerà solo a danno avvenuto. Un peccato, perché una delle tre fasi del progetto di ristrutturazione dichiarate nella determina è “la misura delle prestazioni dei processi”. Perchè non ce la fanno conoscere? Sarebbe l’unica cosa utile nel mare di chiacchiere, ma esiste?”.

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