Cronaca

Da Cremona a Roma (senza pulman) per sostenere Berlusconi

AGGIORNAMENTO – Anche la provincia di Cremona si sta mobilitando per manifestare a favore di Berlusconi a Roma, domenica 4 luglio. In queste ore il vicecoordinatore provinciale Fabio Bertusi sta tirando le fila dell’organizzazione della trasferta dal territorio alla capitale, cosa non facile visto il periodo estivo. Difficilmente si riuscirà ad organizzare un pulman da Cremona, ma la situazione è in divenire: in molti dovranno tornare dalle ferie per dimostrare anche visivamente quello che per ora i vertici Pdl stanno dichiarando da subito dopo la sentenza della Cassazione sul processo Mediaset, ossia il pieno sostegno all’unico loro leader. “Il leader è tale in quanto viene riconosciuto dall’elettorato”, risponde Bertusi alla domanda se non sia giunto il momento di una stagione di congressi per tastare il polso dell’elettorato di centrodestra sul rinnovo della fiducia a un Berlusconi condannato in via definitiva. “Ad oggi tutti i sondaggi, le dichiarazioni sui social network, oltre che la storia del Pdl, ci dicono che di leader ce n’è soltanto uno”, afferma ancora Bertusi. “Sottovalutare Berlusconi è sempre stata una sciocchezza, farlo oggi dopo il videomessaggio sarebbe una follia. La storia del Pdl non è finita, si sbaglia chi pensa che attaccando Berlusconi si attacca il Pdl. Semmai è il Pd che farà danni irreparabili”.

Il ciclone della sentenza della Cassazione sul processo Mediaset investe le sedi periferiche del Pdl, e tra queste anche quella cremonese. Di poche ore fa il commento del commissario cittadino Francesco Zanibelli, che invita il popolo berlusconiano a non scoraggiarsi e a ripartire dagli ideali originari che furono alla base di Forza Italia.

“La recente sentenza Berlusconi non ha rallentato l’attività del centro destra cremonese né ha scoraggiato gli uomini e le donne che lo compongono. Al contrario, forse paradossalmente, sta ricompattando molte forze politiche attorno alla figura di Berlusconi, così come anche molti delusi da alcune dinamiche avvenute nel PDL nazionale stanno riavvicinandosi a questa esperienza”. Zanibellii passa poi al piano locale: “Il centro destra cremonese, forte dell’intenso e copioso lavoro svolto dall’amministrazione Perri, sta lavorando per seguire e comunicare nella maniera migliore l’attività che completerà il mandato amministrativo. Moltissime sono infatti le opere realizzate e quelle in cantiere mentre il lavoro fatto sull’ottimizzazione delle risorse pubbliche e sul funzionamento della macchina comunale è stato efficace e profondo”.

La stella del Cavaliere non appare tramontata: “Il PDL è pertanto un cantiere aperto, Berlusconi ha annunciato il ritorno a Forza Italia manifestando il desiderio di porre rinnovate energie nel Partito: questo fatto sta motivando le tante persone che aderiscono al Popolo della Libertà convincendole che il loro impegno e le loro azioni costituiscono il cuore pulsante del centro destra e che la stessa regia che ha portato solo qualche anno fa a amplissimi successi politici condurrà ancora ad alti traguardi.

Pertanto questa fase dev’essere vissuta con l’attenzione che destano importanti momenti di cambiamento mantenendo al contempo vivo l’interesse rivolto verso il buon governo della nostra città.

La priorità è disporre nel migliore dei modi della responsabilità di governo che ricopriamo nel capoluogo e parallelamente imbastire momenti di approfondimento aperti a tutti relativamente ai temi più delicati e urgenti dell’economia e della società.

Dunque l’attività politica, nonostante il periodo estivo, non si ferma ma procede col contributo di molti che stanno lavorando nella consapevolezza che, nel prossimo cambiamento annunciato a settembre, saranno le persone a dare al nuovo partito il proprio volto e il proprio rinnovato carattere. Conoscendo lo spirito e l’impegno dei tanti amici che vivono la politica fuori e dentro le istituzioni sono fiducioso nel futuro del centro destra che sarà determinato e preparato ad affrontare le sfide che si approssimano all’orizzonte”.

La possibile  entrata sulla scena politica di un altro componente della famiglia Berlusconi amareggia invece Ferdinando Quinzani, uno dei fondatori di Forza Italia a Cremona, uscito sei anni fa ed oggi consigliere comunale di “Cremona per la Libertà”. “Ho visto e letto gli interventi di questi giorni con un senso di tristezza. Io ricordo la nascita di Forza Italia, allora avevo 18 anni, ero mosso come molti altri dalla speranza di una vera rivoluzione liberale in questo Paese. Credo che questa rivoluzione non sia stata fatta. Ne parlavo ieri sera con un ex senatore Pdl, che ha avuto modo di vedere da vicino le mosse dei governi Berlusconi e concordavamo sul fatto che  non è stato fatto niente di tutto quello che era in premessa. Ogni volta c’è stato uno scarico di responsabilità. In fondo, mi diceva, molti avrebbero perdonato a Berlusconi di aver fatto gli interessi propri se avesse fatto anche quelli del Paese. Ora, questi ritorni al passato mi sembrano minestre riscaldate, un tentativo di attaccarsi ai bei tempi che furono, come fanno certe signore che dopo il divorzio si rimettono le minigonne e vanno in discoteca”.

Nessuna considerazione sul Pdl cittadino: “Sono uscito da troppo tempo, non mi permetterei mai di entrare nelle loro questioni interne e su quale politica dovrebbero fare. Dico solo una cosa dal punto di vista tecnico – amministrativo della conduzione del partito”, e Quinzani qui si interrompe e se la ride: “Sa cosa prevedo che succeda, nel tipico stile di Forza Italia? Questa sarà l’ennesima situazione straordinaria che giustificherà l’ennesima imposizione di nuovi vertici a tutti i livelli”. Insomma, un rinvio sine die di qualunque momento di confronto congressuale.

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