Scuola, protocollo 'anticrisi': tutelati genitori universitari e più Centri Prima Infanzia
La Giunta comunale ha approvato, con voto unanime, gli interventi di competenza del Settore Politiche Educative a favore dei residenti nel territorio comunale di Cremona colpiti dalla crisi economica. Queste le misure previste:
Servizio Asili Nido
Per poter accedere all’esenzione sarà necessario rientrare nei seguenti casi:
– due genitori disoccupati che non percepiscono reddito derivante da ammortizzatori sociali e/o in mobilità non indennizzata
– unico genitore disoccupato che non percepisce reddito derivante da ammortizzatori sociali e/o in mobilità non indennizzata di nucleo monogenitoriale
– un solo genitore disoccupato che non percepisce reddito derivante da ammortizzatori sociali e/o in mobilità non indennizzata che sia unico produttore di reddito
che presentano i seguenti requisiti:
- disoccupazione e/o mobilità non indennizzata intervenuta successivamente al 1° gennaio 2010;
- immediata disponibilità al lavoro documentata dal Centro per l’impiego competente;
la situazione di esenzione è prevista per gli utenti che già frequentano o per modifiche della situazione lavorativa in corso di anno scolastico. Per ottenere l’esenzione la condizione lavorativa dovrà essere confermata o modificata ogni mese presso gli uffici del Settore Politiche Educative.
Per poter accedere alla riduzione sarà necessario rientrare nei seguenti casi:
– due genitori in cassa integrazione e/o in mobilità indennizzata;
– unico genitore in cassa integrazione e/o in mobilità indennizzata di nucleo monogenitoriale;
– un solo genitore in cassa integrazione e/o in mobilità indennizzata che sia unico produttore di reddito:
che presentano il seguente requisito: cassa integrazione e/o in mobilità indennizzata intervenuta successivamente al 1° gennaio 2010
La riduzione comporta il pagamento della tariffa ridotta corrispondente alle fasce ISEE previste del Settore Politiche Sociali per quanto riguarda l’utilizzo del “fondo asili nido”.
Servizio Ristorazione Scolastica (scuola infanzia comunale e statale e scuola primaria)
per poter accedere all’esenzione sarà necessario rientrare nei seguenti casi:
– due genitori disoccupati che non percepiscono reddito derivante da ammortizzatori sociali e/o in mobilità non indennizzata;
– unico genitore disoccupato che non percepisce reddito derivante da ammortizzatori sociali e/o in mobilità non indennizzata di nucleo monogenitoriale;
– un solo genitore disoccupato che non percepisce reddito derivante da ammortizzatori sociali e/o in mobilità non indennizzata che sia unico produttore di reddito;
che presentano i seguenti requisiti:
- disoccupazione e/o mobilità non indennizzata intervenuta successivamente al 1° gennaio 2010;
- immediata disponibilità al lavoro documentata dal Centro per l’impiego competente.
La richiesta di accesso alle agevolazioni dovrà essere presentata e rinnovata entro la prima settimana di ogni mese attraverso una propria dichiarazione dello stato di necessità e rinnovando, dove possibile, le relative attestazioni. Nel caso in cui la richiesta non venga rinnovata il Settore Politiche Educative applicherà la tariffa intera. Le agevolazioni verranno applicate a partire dalle quote dovute per il mese di ottobre 2013.
La Giunta ha inoltre deciso di integrare la delibera del 29 agosto 2013, relativa all’approvazione delle modalità di utilizzo del “fondo asili nido”, dando atto che nella casistica delle famiglie interessate viene inserita quella riferita ai nuclei familiari con due genitori studenti universitari o un genitore studente universitario e un genitore lavoratore. E’ stata infatti compiuta una verifica e sono emersi alcuni casi di nuclei composti da un genitore lavoratore e da uno studente universitario, nonché casi di coppie di genitori entrambi studenti universitari. Valutato che la regolare frequenza ai corsi universitari non consente la possibilità di accudire personalmente i figli, si è ritenuto opportuno accomunare lo stato di genitore studente a quello di genitore lavoratore purché presenti idonea documentazione che attesti la regolare frequenza dei corsi di studio. Tutto questo è in linea con gli accordi intercorsi con le organizzazioni sindacali.
Per quanto riguarda il tempo prolungato (rivolto ai genitori con necessità lavorative), su proposta dell’assessore alle Politiche Educative Jane Alquati, la Giunta, tenuto conto dei positivi risultati dello scorso anno scolastico così come emersi da apposita customer satisfaction, ha espresso parere favorevole alla prosecuzione del modello che prevede la gestione di questo servizio da parte di cooperative del privato sociale attraverso un apposito accordo di collaborazione. Le tariffe per l’anno scolastico 2013/2014 (anche in questo caso le fasce ISEE sono state concordate con le organizzazioni sindacali) rimangono invariate rispetto allo scorso anno scolastico: 30,00 euro mensili per l’asilo nido, 25,00 euro mensili per le scuole per l’infanzia comunali, per il Centro prima infanzia 80,00 mensili per redditi ISEE da 0 a 15.000,00 euro, 100,00 euro mensili per redditi ISEE da 15.000,01 a 25.000,00 euro, 120,00 euro mensili per redditi ISEE oltre i 25.000,00 euro.
Infine, la Giunta ha espresso parere favorevole in merito all’apertura di ulteriori sezioni di Centro Prima Infanzia, all’interno delle strutture degli asili nido. La decisione è stata prese tenendo conto della crescente richiesta delle famiglie di disporre di un servizio più snello, meno vincolante ed anche più economico (il Centro prima infanzia non prevede infatti la somministrazione del pasto e si svolge solo di mattina o, volendo, solo il pomeriggio).
“In base ad una fase di verifica e concertazione con le organizzazioni sindacali avvenuta il 5 settembre scorso ed iniziata insieme all’assessore Luigi Amore sul “fondo asili” – dichiara l’Assessore Jane Alquati – ho portato all’attenzione della Giunta la proposta di delibera con gli indirizzi per gli interventi a favore dei residenti nel territorio comunale colpiti dalla crisi economica concernenti l’esonero dal pagamento delle tariffe dell’asilo nido e della ristorazione scolastica della scuola per l’infanzia comunale e statale e della scuola primaria, o la riduzione delle quote dovute dalle famiglie, a decorrere dal mese di ottobre 2013. In questo modo l’Amministrazione comunale da’ una risposta concreta alle persone che versano in condizioni di effettivo disagio economico, stabilendo nel contempo alcune misure per verificare il perdurare delle condizioni di coloro che avanzano richiesta di esenzione o riduzione. Vengono così attuati i contenuti presenti nell’intesa raggiunta con le organizzazioni sindacali con le quali il confronto è stato utile e costruttivo.”
“Considerata la difficile situazione economica – dichiara a sua volta il sindaco Oreste Perri – mi ero pubblicamente impegnato a verificare ogni strada che potesse essere intrapresa per sostenere le famiglie che effettivamente necessitano di un sostegno. Con la decisione presa oggi in Giunta facciamo un importante passo per mitigare l’impatto che la crisi ha sulla vita quotidiana delle famiglie. Uno sforzo reso possibile grazie al lavoro compiuto in sinergia dagli assessori Alquati e Amore attraverso un confronto ad ampio raggio con le parti sociali.”
“Abbiamo contribuito ad aggiornare il protocollo ‘anti crisi’ sottoscritto nel 2009, per la parte che riguarda il supporto al reddito delle famiglie con bambini in età prescolare e scolare, nella convinzione che Il servizio scuola e di ristorazione non deve mai venir meno per i bambini. Abbiamo inoltre proposto di modificarne la struttura, basando l’impianto sul principio della linearità: la compartecipazione delle famiglie al costo del servizio, deve cioè rapportarsi al loro reddito”, dichiarano le segreterie confederali CGIL, CISL e UIL, che aggiungono: “Il riferimento saranno le fasce ISEE introdotte dalla proposta sindacale, per l’abbattimento delle tariffe degli asili nido. Le famiglie maggiormente colpite dalla crisi (che purtroppo continuerà i suoi effetti ancora per molto tempo), avranno l’opportunità, attraverso le esenzioni, di garantire comunque ai loro figli la frequenza della scuola. Il sindacato si augura che i principi che nel protocollo trovano conferma, pervadano anche le successive scelte che il Comune vorrà intraprendere”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA