Cronaca

Vivalto in ritardo di mezz'ora: la colpa non è delle porte ma della linea

AGGIORNAMENTO – Precisazione di Trenord sul ritardo accumulato dal treno delle 7,29 da Cremona: la mezz’ora di ritardo con cui è arrivato a Milano non è da imputarsi ad un guasto alle porte (come comunicato in un primo tempo dalla stessa azienda): “Arrivato a Lodi 6 minuti oltre l’orario previsto – precisa una nota stampa – infatti, ha accumulato altri 20 minuti circa tra Lodi e Milano Rogoredo per esigenze di circolazione e gestione del traffico ferroviario della linea.  Un tweet sbagliato dell’account @Trenord_MiMn alla base dell’equivoco. Trenord si scusa con i clienti”.

Treno nuovo ma disagi vecchi: la prima settimana di “lavoro” del nuovo treno Vivalto inizia decisamente male: a causa di un guasto al sistema di chiusura delle porte, la corsa delle 7,29. n 2650, ha accumulato questa mattina, lunedi 31 marzo, quasi mezz’ora di ritardo prima di arrivare a Milano. Furiosi i pendolari, che su Facebook e su Twitter si scagliano contro Trenord: “Ricordo male oppure il Vivalto avrebbe risolto tutti i problemi dei pendolari? Treno nuovo, già rotto…” si lamenta un pendolare. “Questa linea rimane un fallimento totale per i pendolari” gli fa eco un secondo. “Non è un Vivalto, è il solito schifo – aggiunge un altro viaggiatore -. Siamo fermi ogni 10 minuti”. Molti lamentano anche il sovraffollamento del convoglio: “Eravamo seduti gli uni in braccio agli altri” scrive una ragazza.

“Questa mattina, 31 marzo, il treno n.2650 delle 7,33 arriva da Mantova con 5 minuti di ritardo – spiega un pendolare, Diego Mezzadri, in una missiva -. Il materiale rotabile è il nuovo Vivalto, presentato in pompa magna solo lo scorso giovedì 27 per il viaggio inaugurale con tanto di politici a bordo. Il treno giunge nella stazione di Lodi con 6 minuti di ritardo e rimane fermo per ben 17 minuti, con totale assenza di informazioni anche se alcuni passeggeri saliti a Lodi dicevano che il treno non ripartiva a causa del sovraffollamento che impediva la chiusura delle porte. Nel frattempo siamo anche stati superati dal treno n.2274 proveniente da Bologna. Il treno è poi giunto a destinazione con 30min di ritardo. A mio avviso si tratta di un evento emblematico, che lascia ben intendere quanto non sia vero che la priorità per la linea Mi-Cr-Mn sia l’adozione del nuovo Vivalto (peraltro, secondo molti pendolari, inadatto a medie distanze) ma i problemi siano altri e ben più urgenti (la risoluzione dei ritardi, la rimodulazione delle fermate, la manutenzione del materiale esistente, etc..).
Mi domando quando i nostri politici smetteranno di prenderci in giro e risolvano davvero i problemi reali anziché rimbalzare tra inaugurazioni e proclami? Quando si degnereanno di ascoltare i reali problemi direttamente da chi ogni giorno si trova a doverli fronteggiare?”.

Del resto la mattinata di Trenord non era iniziata nel migliore dei modi: il treno delle 6.51 tra Piadena e Cremona non è stato effettuato a causa di un guasto, il treno da Cremona per Mantova delle 7.40 è arrivato con 20 minuti di ritardo, e lo stesso il treno delle 8.50 da Mantova a Milano. Insomma, un lunedì nero per i pendolari… tanto per cambiare.

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