Triste sipario sul consiglio provinciale, niente discussione sul Piano Rifiuti
Un ordine del giorno pesante, in una seduta viziata dall’aria di smobilitazione che da qualche tempo si respira in Provincia. Si è consumata in modo inglorioso quella che poteva essere l’ultima seduta del Consiglio provinciale, martedì pomeriggio, 29 aprile e che invece non lo sarà perchè non si è andati oltre il punto 6 dell’ordine del giorno, “Piano delle alienazioni”. La scoperta che nell’elenco dei beni alienabili c’è anche l’ex sanatorio di Toscolano Maderno contraddice quando detto in Commissione Vigilanza e ribadito in un’altra seduta consigliare: l’edificio di fatto è nell’elenco. Scandalizzati Torchio e Zanacchi, “inaccettabile, una presa in giro”, mormorano dai banchi del Pd.
Sospensione di qualche minuto, accordata dal presidente del Consiglio Ghidotti, nella quale si inserisce Antonio Agazzi, Forza Italia, che dichiara l’assenza di senso etico di buona parte della Giunta (Salini era rimasto solo mezz’ora, ad inizio seduta per la relazione sul rendiconto di gestione) e di sentirsi umiliato dalla sua stessa maggioranza e sciorina i nomi degli assenti, tutti del gruppo Ncd (presente solo il capogruppo Ivan Losio) a cominciare dal consigliere regionale (Malvezzi) che “non ha voluto rinunciare al posto in consiglio provinciale per non consentire la surroga con il primo degli esclusi, Beretta”.
E poi giù attacchi a Doldi, il consigliere recordman di assenteismo che è stato ad un passo dal venire escluso d’ufficio ma che per un’interpretazione particolare del regolamento è stato reintegrato; e ancora Benzoni. “O la prossima volta mi assicurate che c’è il numero sufficiente per discutere e deliberare oppure in Consiglio non vengo più. Oggi non ci sono i numeri per poter fare una seduta decorosa; non si può chiudere un’esperienza amministrativa in questo modo”, ha concluso Agazzi. Tutti presenti invece i 6 membri di Forza Italia (al gruppo si è di recente aggiunto Zaghen). Della giunta, dopo l’uscita di Salini, presenti il vice Bongiovanni e gli assessori Orini e Pinotti. Rimandata quindi a data destinarsi l’approvazione del Piano Rifiuti sulla quale i tecnici estensori del settore Agricoltura e Ambiente aspettavano pazientemente di poter relazionare.
A giugno scatterà il commissariamento dell’ente Provincia, con la possibilità per i presidenti uscenti di continuare nel loro incarico fino a dicembre senza remunerazione. Massimiliano Salini, in corsa per le Europee, potrebbe essere già a Strasburgo per quell’epoca. Il Pd avrebbe potuto fare ostruzionismo fin da inizio seduta, uscendo a sua volta dall’aula, ma non l’ha fatto in quanto l’indomani la seduta sarebbe stata riaggiornata con un quorum più basso. Fatto sta che, poco dopo la lettura della relazione al Bilancio, il presidente Salini ha lasciato i lavori del Consiglio. Dell’ordine del giorno sono stati approvati il rendiconto di gestione 2013, il bilancio di CR.Forma, quello dell’Ufficio d’ambito piuù altri punti minori.
Laconico il commento di Trespidi (Udc): “Oggi Forza Italia ha dimostrato di non essere partito di governo”.
Giuliana Biagi
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