Il 12 settembre riapre la chiesa di San Bassiano a Pizzighettone
Da metà settembre 2014 la chiesa arcipretale di San Bassiano, a Pizzighettone (Cr), chiusa dal dicembre 2011 per problemi strutturali, sarà di nuovo accessibile ai fedeli. A segnarne ufficialmente la riapertura sarà la solenne Eucaristia che il vescovo di Cremona, mons. Dante Lafranconi, presiederà la sera di venerdì 12 settembre, alle 21.
La riapertura avviene dopo il completamento di parte del primo lotto del corposo progetto di consolidamento strutturale che ha comportato in particolare la rimozione e la sostituzione della copertura della navata centrale. Il percorso di consolidamento della parrocchiale, non ancora ultimato, dovrebbe riguardare – nel progetto iniziale – anche la torre (secondo lotto) e l’apparato fondale (terzo lotto). La spesa complessiva prevista per l’intervento è di circa 3milioni e 500mila euro, di cui circa 1milione 245mila già spesi al 30 giugno 2014.
Il programma per la riapertura al culto della chiesa arcipretale di San Bassiano prevede anche un convegno che presenterà i risultati della ricerca scientifica preliminare e delle tecniche e scelte ingegneristiche attuate per il consolidamento della struttura e della copertura, e per la messa in sicurezza dell’edificio sacro. “Il restauro di San Bassiano: opere e giorni di un percorso che attende compimento” è il titolo del convegno che avrà luogo la sera di sabato 13 settembre, alle 21, proprio all’interno della chiesa arcipretale. Interverranno: il responsabile dell’Ufficio diocesano per i Beni culturali ecclesiastici, mons. Achille Bonazzi; il progettista e direttore dei lavori, ing. Gianermes Massetti; e il coordinatore del “Comitato per il recupero della chiesa arcipretale di San Bassiano”, avv. Erminio Mola.
Inoltre, domenica 14 settembre, quando nella chiesa di San Bassiano riprenderà normalmente il servizio liturgico domenicale per la comunità parrocchiale, è previsto anche un momento di elevazione musicale ed artistica, cui sono invitati benefattori e fedeli delle parrocchie di Pizzighettone: l’appuntamento è alle 21 in chiesa.
«La comunità cristiana – afferma don Enrico Maggi, parroco di Pizzighettone – attende con impazienza la riapertura al culto di un edificio che ben rappresenta la sua identità storica e religiosa. Come dinanzi ad un’antica testimonianza delle radici cristiane che hanno innervato il suo passato, Pizzighettone si sta mobilitando per sostenere l’oneroso recupero e la conservazione di uno dei suoi tesori. In questa opera coraggiosa, che il mio predecessore, don Vilmo Realini, ha tenacemente avviato, siamo tutti coinvolti. Le celebrazioni del prossimo settembre 2014 – cui invitiamo sin da ora tutta la comunità cristiana e civile – daranno anche il via ai lavori di un Comitato di nuova costituzione rappresentativo di Istituzioni e realtà associative del territorio, affidato al coordinamento dell’avvocato Erminio Mola, che ringrazio per la pronta disponibilità».
«L’attenzione per la chiesa parrocchiale di San Bassiano in Pizzighettone – precisa mons. Achille Bonazzi, responsabile dell’Ufficio diocesano per i Beni culturali ecclesiastici – era iniziata molto tempo prima che si verificasse il “collasso” del dicembre 2011 che ha portato alla sua chiusura per ordinanza comunale. Al “capezzale” della chiesa erano stati anche alcuni docenti del Politecnico di Milano, come la professoressa Maria Luigia Binda che aveva curato con altri i lavori sul Torrazzo. Di fronte a una situazione così grave, l’Ufficio di cui sono responsabile si è premurato di far interagire un gruppo di persone che, per le loro specifiche competenze, potessero davvero comprendere le cause del dissesto, fare un’approfondita ricerca storica, monitorare alcuni parametri essenziali per la comprensione del fenomeno, così da realizzare, sulla base delle informazioni ottenute, un progetto che potesse davvero risolvere tutti i problemi. Oltre che le persone incaricate dalla Parrocchia, come Ufficio un sentito ringraziamento va alle due Soprintendenze coinvolte, quella Archeologica di Milano e quella per i Beni Architettonici di Brescia, soprattutto al funzionario di Zona, architetto Diego Morato, e al soprintendente, architetto Andrea Alberti».
«I lavori di messa in sicurezza e consolidamento del 1° lotto (navata centrale) – spiega l’ing. Gianermes Massetti, progettista e direttore dei lavori – sono terminati e si stanno attivando le procedure amministrative di fine dei lavori per ridare agibilità alla chiesa arcipretale. Esprimo un particolare personale ringraziamento, per il continuo sostegno e interessamento alla realizzazione dei lavori e al raggiungimento degli obiettivi prefissati, a mons. Achille Bonazzi, responsabile dell’Ufficio diocesano per i Beni culturali ecclesiastici, a don Vilmo Realini prima e poi a don Enrico Maggi, parroci di Pizzighettone, al vicario don Andrea Lamperti Tornaghi, al Consiglio degli Affari economici, all’Amministrazione comunale e a tutti i cittadini della comunità di Pizzighettone che hanno con caparbietà sostenuto il progetto del primo lotto dei lavori. A settembre, nell’ambito delle iniziative volte alla restituzione al culto dell’opera realizzata, sarà mia cura presentare le tecniche di monitoraggio e di consolidamento delle opere eseguite con la collaborazione della professoressa Giuliana Cardani, del Politecnico di Milano, e di mons. Achille Bonazzi, e illustrare l’impianto di monitoraggio attivo installato a controllo permanente delle lesioni delle navate laterali, con segnalazione di allarme in tempo reale di eventuale pericolo».
«La strada per un completo recupero e valorizzazione della chiesa di San Bassiano – conclude il parroco di Pizzighettone – è ancora lunga. Contiamo sul sostegno di tutti. Ringrazio chi finora ci ha permesso di fare i primi passi con un suo fattivo contributo: le famiglie della comunità parrocchiale e alcune realtà imprenditoriali di Pizzighettone, la Fondazione Comunitaria Cariplo, l’8xmille della Cei».
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