Cronaca

25 aprile, Galimberti: 'Un momento di ricordo, festa e non violenza' Il sindaco ricorda anche i migranti morti Corteo antifascista per il Dordoni

Un 25 aprile particolarmente sentito, quello che verrà celebrato questo sabato. In quel giorno di festa, un pensiero va infatti alla tragedia del Mediterraneo, il naufragio di un barcone che ha portato alla morte di circa 700 persone. “In queste ore di lutto è necessario recuperare una nuova Resistenza, interiore, contro l’odio e la violenza che dilagano, anche a parole, sui social network, nei confronti delle vittime di questo dramma” ha detto il sindaco Gianluca Galimberti nel presentare le iniziative per la giornata.

Una giornata da festeggiare con due simboli, come ha evidenziato ancora il primo cittadino: “Una foto della prima giunta comunale formatasi dopo la Liberazione e un libro intitolato “Bandiere sul Torrazzo”, che racconta i giorni della Liberazione a Cremona. In quella guerra abbiamo anche le nostre radici e ci richiamano alla necessità di ritrovarci come popolo”. Anche per questo durante il corteo del 25 aprile verranno distribuite delle coccarde tricolore. “Vogliamo ritrovare un’idea di comunità aperta”. Il sindaco ha soprattutto ribadito la necessità di una manifestazione serena e pacifica: “Le strade della convivenza sono strade di giustizia e di non violenza”.

Dunque ci si aspetta una grande festa della Liberazione per celebrare insieme i 70 anni del 25 aprile. E’ questo il significato che il Comune di Cremona e le Associazioni dei Partigiani (Anpi, Divisione Acqui e Anpc) hanno voluto dare a questo importante appuntamento che cade nell’anno i cui ricorrono due anniversari importanti: 100 anni dall’inizio della prima Guerra Mondiale e 70 anni, appunto, dalla fine della Seconda. Con un programma intenso, arricchito da alcune novità.

“La lotta della liberazione è durata 2 anni, ma la sua preparazione è durata molto di più – ha detto il presidente dell’Anpi, Mariella Laudadio – A Cremona 450 partigiani combatterono e morirono per la Resistenza e la liberazione”.

IL PROGRAMMA

La giornata del 25 aprile si apre alle 9, al Civico Cimitero, manifestazione in memoria dei Caduti, con la Messa all’aperto, alla Cappella ai Caduti per la libertà (ingresso dal cancello di sinistra), celebrata da mons. Mario Marchesi, vicario generale della diocesi di Cremona. Al termine della Messa avverrà l’inaugurazione della “Pietà laica”, opera del maestro Mario Coppetti. A seguire, corteo interno al cimitero, con sosta e sistemazione della corona alla Cappella ai Caduti Civili, sosta alla Cappella dei fratelli Di Dio, sosta e sistemazione delle corone alle lapidi di Cefalonia e ai Caduti per la Resistenza e la deposizione di una corona d’alloro all’altare della Patria.

Alle 10.30, in piazzetta San Luca, concentramento del corteo, che sfilerà lungo il seguente percorso: corso Garibaldi, corso Campi, via Cavour, piazza Roma, via Solferino, infine piazza del Comune, preceduto dal Complesso bandistico “Città di Cremona”, dalla storica bandiera tricolore, labari delle associazioni partigiane, i Gonfaloni del Comune e della Provincia. I corsi principali della città saranno addobbati con bandiere tricolori. Palloncini colorati e spillette tricolori saranno distribuite ai partecipanti. Alcune foto di partigiani cremonesi saranno portate in corteo.

Alle ore 11.15 inizio degli interventi sul palco in piazza del Comune. Prenderà la parola dapprima il rappresentante della Consulta degli studenti, Luca Musella, a seguire il Presidente dell’area vasta Carlo Angelo Vezzini, il Presidente provinciale del’ANPI Mariella Laudadio in rappresentanza delle Associazioni partigiane ed il Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti.

Particolare sarà l’allestimento di piazza del Comune, con tutte le finestre del Palazzo comunale imbandierate e grandi tricolori saranno posti sui pilastri del porticato esterno dell’edificio. Sulla Bertazzola del Duomo sventoleranno un tricolore ed una bandiera bianca. Questo ha un particolare significato. Il 26 aprile del 1945, infatti, come ricordato in un saggio di Emilio Zanoni, sindaco di Cremona dal 1970 al 1980 e già membro del CLN, prima una grande bandiera bianca, segnale che le ultime pattuglie tedesche avevano lasciato Cremona, poi sostituita da quella tricolore, sventolò solenne dal Torrazzo, come nei momenti più drammatici della storia della nostra città, a salvaguardia e conforto di tutti i liberi cittadini cremonesi.

Al termine degli interventi, in cortile Federico II saranno esposte le foto dei partigiani. Seguirà la deposizione delle corone alla lapide dei Caduti per la Libertà e alla lapide “Medaglia d’oro CVL (Corpo Volontari della Libertà)” in cortile Federico II. La cerimonia si concluderà davanti al quadro con le foto di tutti i caduti della Resistenza Cremonese (altre corone verranno deposte in zone diverse della città, a Bagnara il 27 aprile). Al termine, nella Sala dei Quadri di Palazzo Comunale si terrà la cerimonia di consegna delle borse di studio per il 25 aprile (VEDI ELENCO PREMIATI).

Nel pomeriggio invece l’associazione LiberArci sarà in piazza Roma a partire dalle 16 con musica e momenti di riflessione.

IL RISVOLTO DEI CENTRI SOCIALI

Nell’ambito del corteo vi sarà anche la contromanifestazione promossa dal centro sociale Dordoni, denominata ‘Corteo antifascista . spezzone sociale’, che si radunerà proprio davanti a San Luca mezz’ora prima del corteo ufficiale. La giornata proseguirà poi presso lo stesso Dordoni per grigliata e aperitivo.

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