Sovraffollamento Pronto Soccorso A Beccara: 'Servono gruppi di medici'
Dopo le rimostranze emerse nel corso dell’ultima commissione consiliare Welfare, in cui il direttore generale dell’Ospedale di Cremona, Simona Mariani, aveva segnalato il sovraffollamento del Pronto Soccorso e la scarsa collaborazione da parte dei medici di base, si inizia a parlare di proposte. A farlo è il consigliere comunale del Pd Lia A Beccara (nonché medico del Pronto Soccorso), che con una mozione che evidenzia la necessità di mettere in campo la cosiddetta “medicina di gruppo”, ossia quella modalità che consentirebbe di garantire un lavoro integrato tra gli stessi medici e altre figure professionali del settore al fine di arrivare ad una maggior copertura degli orari dell’intera giornata.
“Nel Comune di Cremona il 90% dei medici di medicina generale utilizza la modalità di lavoro associato – evidenzia la consigliera – ma solo il 42% pratica la medicina di gruppo” si legge nella mozione. Beccata evidenzia anche che vi sono già, peraltro, delle situazioni sperimentali in alcuni studi medici, come “la presenza dell’assistente sociale, che consenta di intercettare eventuali bisogni socio-sanitari direttamente sul territorio. Questo consente una presa in carico in fasi precoci di bisogno con un maggior servizio di prossimità ed evita potenzialmente l’accesso all’ospedale per motivi sociali più che sanitari”.
Insomma, per il consigliere questa è la strada giusta, come evidenzia anche il successo della struttura di via Dante, attiva da un paio d’anni, dove sono collocati ambulatori specialistici, centro prelievi e cup. L’impegno che si chiede a Comune, Asl, Ospedale e Ordine dei Medici, è quello di “valutare, in un percorso integrato, la possibilità di implementare uno o più studi di medici associati in gruppo, dotandoli di punto prelievi e accesso alla prenotazione di visite specialistiche ed esami strumentali”, valutando anche la possibilità di “garantire in questi luoghi la presenza di medici specialisti” in alcune specializzazioni che possono essere particolarmente utili ai medici di base, anche per gestire situazioni di emergenza, come cardiologi, neurologi, fisiatri e otorinolaringoiatra.
LaBos
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