Cronaca

Luna park invaso da slot per bambini Cresce malumore, mamme preoccupate

Al luna park di Cremona tra bambini, ragazzini, giostre e zucchero filato è un tripudio di cosiddette “baby slot”, macchinette per i più piccoli simili a quelle tanto criticate per gli adulti. E cresce il malumore. Esteticamente sono identiche. I suoni sono uguali. La gestualità per utilizzarle è la stessa. Davanti a ogni “baby slot” il classico sgabello. Prima di sedersi bisogna però cambiare i soldi in gettoni metallici, che tanto ricordano le monete: è infatti con questi gettoni che funzionano le macchinette per i giovanissimi, una “conversione” che non intacca il tipico girare dei tre rulli pieni di simboli e il tintinnio in caso di vincita dal momento che le macchinette rilasciano speciali gettoni-premio. La vincita non viene riscossa in denaro, ma in base al punteggio calcolato sulla base dei gettoni-premio vinti si può arrivare a ritirare prodotti assai ambiti dai più piccoli e non solo (come giocattoli o materiale elettronico).

Questi aggeggi, assieme ad altri dalle forme diverse, vengono tecnicamente chiamati “ticket redemption” e si stanno diffondendo a macchia d’olio In Italia. Sono difesi dai costruttori, che sottolineano l’assenza di vincite direttamente in denaro, l’elevata incidenza della componente “abilità” rispetto alla componente “fortuna” ed evidenziano che di norma almeno un punto (anche se non è gran cosa) viene elargito a ogni giocata e che non si può parlare di slot vere e proprie. Critici per la somiglianza alle slot vere e proprie e per la conseguente promozione della cultura del gioco in tenera età si mostrano, invece, numerosi esperti in pedagogia e psichiatria ed esponenti di associazioni attive nel contrasto alla ludopatia. La Regione Valle d’Aosta a fine 2014 ha avviato l’iter procedurale per vietare ai minori l’uso di apparecchi del genere nel suo territorio.

Tre grandi stand dislocati all’interno del luna park di San Pietro, aperto come da tradizione in piazzale Atleti Azzuri d’Italia da fine maggio a fine giugno, sfoggiano intere file di tali macchinette affacciate sui vialetti affollati da numerosi giovanissimi. Decine le “baby slot”. Più di una persona esprime perplessità e timori davanti alla presenza di macchinette così. Chi ha almeno un figlio, in particolare. “Non è il massimo dal punto di vista educativo, anzi”, dice ad esempio una mamma cremonese. “Sono d’accordo, i minori andrebbero tutelati di più”, aggiunge una ragazza. Parole davanti alle quali annuiscono altri cittadini, altre mamme, riflettendo sul possibile utilizzo da parte di minori, magari lasciati liberi di girare con i propri amici all’interno del luna park. Dagli altoparlanti degli stand risuonano, ad alto volume, fino a cinque-sei metri di distanza, invitanti parole come queste: “Si vince sempre. Un regalo c’è per tutti. Possono giocare grandi e piccoli. Abbiamo sia le slot machine che altri giochi per bambini. Abbiamo sempre tanti bei regali. Si vince sempre, ci sono regali per tutti. Se non si gioca non si vince”. E non è difficile imbattersi in qualche minorenne seduto davanti a una “baby slot”.

Michele Ferro
redazione@cremonaoggi.it

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