Ambiente, democrazia
e salute davanti a tutto
LA LETTERA – Facciamo nostre le parole di Martin Luther King e scriviamo la nostra letterina a Santa Lucia e Babbo Natale, senza dimenticare la Befana, nella speranza che i nostri desideri e quelli di molti cittadini cremonesi vengano realizzati.
“We have a dream” (“Abbiamo un sogno”): sognamo che il sindaco Gianluca Galimberti e l’assessore all’Ambiente Alessia Manfredini ricevano il premio Nobel per l’Ambiente. Se non esiste, non fa niente, sognamo che venga istituito apposta per loro che hanno oscurato Paul Connett e Rossano Ercolini, scrivendo una nuova versione di “Rifiuti Zero”, che nell’originale prevede un graduale aumento della raccolta differenziata e una parallela diminuzione dei rifiuti conferiti all’inceneritore fino al suo spegnimento. Per loro no: se aumenta la differenziata, aumentano anche i rifiuti da bruciare nel forno “salubre” di via San Rocco. E in quest’ottica revisionista si sono ormai adattati a definire l’inceneritore come “termovalorizzatore”, vocabolo è stato coniato solo in Italia dai fans della distruzione delle risorse tramite combustione.
“We have a dream”: sognamo che il procuratore di Cremona, Roberto di Martino, individui come tecnico per la valutazione degli atti trasmessi dall’Arpa sul caso dell’inceneritore un esperto all’altezza di quelli individuati dal giudice Salvini per il caso Tamoil, più amante dell’ambiente e della salute dei cittadini che delle ceneri e delle emissioni di polveri sottili. E sognamo che il sindaco Gianluca Galimberti, come garante della salute dei cittadini, si costituisca parte civile senza aspettare che lo faccia qualcun altro al posto suo, come è successo con Gino Ruggeri, salvo poi raccogliere il testimone quando la vittoria è certa, ma negandogli una più che meritata medaglia d’oro Città di Cremona.
“We have a dream”: sognamo che Polizia e e Guardia di Finanza imitino i loro colleghi di Livorno e verifichino, documenti alla mano, come si possano essere create le voragini debitorie di Aem e Lgh, fino al punto che la cessione del 51% del capitale ad A2a sia indicata come l’unica possibile alternativa al fallimento. Sognamo che lo facciano in nome di una reale trasparenza e a salvaguardia di tutti i cittadini, prima che a qualcuno venga in mente di far seguire al decreto cosiddetto “salva banche” un decreto “salva multiutility”. In questo caso, Luigino D’Angelo (rip) potrebbe avere molti imitatori.
“We have a dream”: sognamo che i consiglieri comunali della maggioranza si mettano una mano al cuore e una alla coscienza, ricordandosi le loro promesse elettorali e i principi morali a cui dovrebbe attenersi qualsiasi eletto, che dovrebbe porre la salvaguardia dell’ambiente, della democrazia e della salute al di sopra di tutto, sicuramente al di sopra del Dio quattrino, che è l’unica motivazione reale manifestata per giustificare l’operazione Lgh-A2a, passando sopra la sovranità popolare dei servizi essenziali e la condivisione democratica di una scelta decisiva per il futuro di tutti.
Sicuramente la nostra portavoce in Consiglio comunale voterà no, vedremo chi sarà pronto ad imitarla. Intanto, auguri a tutti i cittadini cremonesi.