Cronaca

A Cremona 172 negozi sfitti: record negativo in Lombardia

Cremona maglia nera per i negozi sfitti. Secondo quanto emerge dai dati in possesso di Regione Lombardia nell'ambito del progetto 'Fare impresa in franchising in Lombardia', infatti, il nostro capoluogo avrebbe ben 172 negozi vuoti, il dato peggiore della Lombardia.

Cremona maglia nera per i negozi sfitti. Secondo quanto emerge dai dati in possesso di Regione Lombardia nell’ambito del progetto ‘Fare impresa in franchising in Lombardia’, infatti, il nostro capoluogo avrebbe ben 172 negozi vuoti, il dato peggiore della Lombardia. Soprattutto se si considera che Cremona è l’unico comune del territorio ad aver partecipato al bando, e quindi il dato provinciale riguarda solo la città, mentre per altre province sono sommati i dati di più comuni. Al secondo posto si trova il territorio di Bergamo, con 164. Seguono: Brescia (120), Milano (102), Pavia ( 87), Varese (73), Mantova (45), Monza e Brianza (29), Como (23), Sondrio (22), Lecco (5).

Il progetto è stato promosso da Regione per il sostegno del commercio e la rivitalizzazione dei centri storici, attraverso lo sviluppo di attività di franchising. All’iniziativa, realizzata con il supporto tecnico del Salone italiano del Franchising di Milano e del Sistema Camerale, e in collaborazione con le realtà maggiormente rappresentative del franchising (Assofranchising, Federfranchising, Confimprese), hanno già aderito 25 Comuni capofila dei Distretti urbani del Commercio e 104 franchisor.

L’iniziativa è entrata nel vivo giovedì a Milano, al Belvedere di Palazzo Pirelli, dove si sono svolti gli incontri tra i 25 Comuni capofila dei Distretti Urbani del Commercio (Bergamo, Brescia, Chiari, Palazzolo Sull’Oglio, Rovato, Como, Erba, Cremona, Lecco, Lodi, Desio, Lissone, Monza, Cinisello, Balsamo, Lainate, Parabiago, Pioltello, Sesto San Giovanni,Mantova, Pavia, Vigevano, Sondrio, Busto Arsizio, Gallarate e Varese) e i 104 franchisor che hanno aderito. L’evento ha permesso ai rappresentati degli Enti locali e delle aziende di entrare in contatto, per condividere le rispettive esigenze e le agevolazioni da mettere in campo in favore dei potenziali affiliati.

“Da un lato – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia Mauro Parolini, – vi è la necessità di sostenere lo sviluppo dell’occupazione, dall’altra quella di mettere in campo forme di contrasto alla desertificazione commerciale che subiscono i nostri centri urbani. Con questo provvedimento cerchiamo di raggiungere entrambi i risultati, introducendo una forma di rilancio territoriale del tutto inedita, in collaborazione con i Comuni e le società di franchising. Abbiamo pertanto deciso di sfruttare le grandi potenzialità di questo settore, che permette di valorizzare l’imprenditoria locale, limitando i rischi di start-up. Il franchising è inoltre una forma di attività economica che si presta alla eventuale riconversione di negozi al dettaglio tradizionali e – ha aggiunto – garantisce all’imprenditore una maggiore capacità competitiva, oltre a formazione e assistenza”.

Nei prossimi giorni partirà la fase finale del progetto, “che coincide con la pubblicazione di un bando su cui stiamo lavorando e che porterà all’erogazione di un contributo a fondo perduto di 10.000 euro, a fronte di un investimento complessivo di almeno 20.000, per la riconversione di un’attività esistente o l’apertura di una nuova attività di commercio, ristorazione o di servizi. A questo contributo regionale si aggiungeranno poi le agevolazioni rese disponibili dai Comuni, dalle associazioni coinvolte e dai franchisor che investiranno nel progetto, rinunciando a parte dei loro profitti” conclude l’assessore.

Laura Bosio

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