Detriti sotto il ponte di Po, a rischio le imbarcazioni della canottieri Baldesio
Inviata lettera ai dirigenti delle ferrovie e al sindaco, nella quale si chiede di ripulire il manufatto. Intanto gli operai della società hanno dovuto mettere in sicurezza un tronco di 25 metri.
Accadde nel maggio 2009, dopo un’ondata di piena: alcuni detriti che si erano accumulati in prossimità dei piloni della ferrovia, man mano che il livello del fiume calava, erano stati portati dalla corrente contro le zattere e le imbarcazioni della canottieri Baldesio. Il danno fu ingente, conteggiato in 80 mila euro circa, tra imbarcazioni private e della società e le zattere che vengono utilizzate per le imbarcazioni da diporto. Il problema si ripropone periodicamente e la società più antica della città, l’unica ad avere le imbarcazioni poco più a valle del ponte, è sempre attenta a monitorare lo stato dei detriti che inevitabilmente si formano intorno al pilone più vicino alla riva cremonese.
Ed è proprio di queste ore la decisione di inviare una lettera ufficiale ai dirigenti delle ferrovie e al sindaco per conoscenza, nella quale si chiede di ripulire il manufatto dalla catasta di detriti lasciati dalle ultime piene del fiume, con tanto di foto allegata. Già in passato, va detto per dovere di cronaca, la Baldesio aveva chiesto l’intervento delle ferrovie e queste avevano provveduto immediatamente. In questo caso però, nell’attesa e nella speranza che la risposta sia altrettanto solerte, operai della società hanno dovuto agire subito per mettere in sicurezza un tronco di 25 metri che si era staccato dall’ammasso di rami andando ad adagiarsi sulla riva a pochi metri dalle imbarcazioni della società, evitando così danni e disagi anche a chi è in navigazione sul Po.
Cristina Coppola