La voce dei Take 6 a CremonaJazz domenica 8 maggio
I Take 6, il cui stile fa scuola tra i gruppi vocali pop e R&B a partire dagli anni ’80, sono pronti per arrivare sul palco dell’Auditorium Giovanni Arvedi, presso il Museo del Violino, domenica 8 maggio, alle ore 21.15, per CremonaJazz, la rassegna organizzata dalla società Unomedia, con il Patrocinio del Comune e della Provincia di Cremona, Metalloinvest come main partner, Willis e Air Liquide come partner, con il sostegno di MdV friends e la collaborazione dei Local and Technical Partners Locanda Torriani, Cremona Hotels, Chiave di Bacco e altre importanti realtà imprenditoriali del territorio.
Il sestetto, attivo dai tempi del college quasi trent’anni fa, ensemble nato “a cappella” ma che in seguito ha abbracciato diversi tipi di esperienze musicali, debutta nel 1988. Lo stile che diventa poi il manifesto dei Take 6, è nuovo, diverso: per questo si fa subito strada sia con il pubblico che con le case discografiche. Questo suono così personale rimane una costante del gruppo che, nonostante le continue variazioni di espressione e di immagine, rimane granitico nella sua freschezza di arrangiamenti e nell’approccio alla musica.
Tutti i componenti dei Take 6 – Mark Kibble e Claude McKnight (primi tenori), Joey Kibble e David Thomas (secondi tenori), Khristian Dentley (baritono) e Alvin Chea (basso) – sono d’accordo nell’affermare che il segreto del loro successo è il lavoro instancabile. Provare con serietà e passione permette loro di avere gli strumenti giusti per dare vita musicalmente a quello che realmente sono, singolarmente e come gruppo. Agli inizi della loro carriera, quando ancora andavano a scuola, provano addirittura 30 ore a settimana! Considerando, da studenti, solo il week end come momento disponibile, diventa chiaro quanto richieda questo livello di sintonia e di perfezione. Ora, da artisti di fama mondiale, incoraggiano i giovani allo studio della musica come canale di espressione di sè. In proposito, durante una video intervista per l’associazione statunitense NAMM, promotrice dell’educazione musicale, Mark Kibble dice: “Lo studio della musica permette alla tua creatività di fluire e di essere apprezzato per la musica che fai. Chi fa musica deve essere libero di esprimersi, chi fa musica rende il mondo un posto migliore dando quello che ha. È facile seguire le mode o fare quello che ti viene detto, ma quando metti il cuore in quello che fai e hai le capacità di esprimerti per quello che sei, di fare vedere le qualità che solo tu hai, allora la vita diventa un po’ più piena”.
Fortunatamente per loro, e per il pubblico che ha potuto godere delle loro performance, questa dedizione ha portato molti frutti: i Take 6 hanno ottenuto qualcosa come 24 nomination ai Grammy, vincendone dieci in tre diverse categorie. Non di meno sono le collaborazioni con i più grandi artisti del nostro tempo: da Ray Charles a Quincy Jones a Queen Latifah, per citarne solo alcuni.
Due mesi fa è uscito l’ultimo album firmato Take 6, “Believe”, il quattordicesimo, già acclamato in rete e dal vivo dal pubblico specialistico e non. Un concentrato di armonie jazz a tema gospel che vanta una collaborazione con Steve Wonder nel brano “You know when you’re in love” e un brano scritto da Dianne Warren.
È con questa ventata di nuova energia che si esibiranno per CremonaJazz, sorprendendo un pubblico abituato a sentirli “a cappella” con delle novità. L’Auditorium Giovanni Arvedi farà il resto, regalando a queste sei meravigliose voci lo spazio sonoro ideale per risuonare al meglio. Il concerto si preannuncia unico e raro: un bilanciato mix di eleganza, umorismo e profondità.
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