Cronaca

Multe a turisti stranieri, ad azienda specializzata la riscossione all'estero

Per recuperare i soldi delle multe ora il Comune punta anche verso l’estero, andando a cercare quei turisti stranieri che violano il codice della strada ma che poi non pagano le relative multe, in quanto per la polizia diventa difficile risalire all’identità del conducente. A questo proposito ha individuato un gestore, la ditta Nivit Credit Srl di Firenze, per il servizio di outsourcing della gestione dell’intera procedura riguardante le sanzioni amministrative per violazioni alle norme del Codice della Strada e ad altre norme e/o regolamenti statali, regionali o comunali, accertate a carico dei veicoli immatricolati all’estero e/o di cittadini residenti all’estero, compreso la trasmissione dell’ingiunzione fiscale ed il recupero internazionale dei crediti. La convenzione dura fino al 31 dicembre 2016 e costa al Comune 5mila euro.

A fronte di un aumento del turismo in città, negli ultimi anni è cresciuta anche la circolazione di veicoli immatricolati all’estero: a fronte di ciò la Polizia Locale si trova ad affrontare la problematica delle violazioni commesse da questi ultimi nel territorio comunale. “In effetti, quando non sia possibile per assenza del conducente o per violazioni accertate con strumenti che non prevedono l’immediata contestazione, procedere all’identificazione del conducente o del proprietario del veicolo, la Polizia Locale si trova nell’impossibilità di acquisire i dati relativi alla proprietà del veicolo in mancanza della possibilità concreta di accesso alle banche dati dei competenti uffici degli stati esteri” si legge sulla determina comunale che definisce l’accordo. “Del resto, quandanche ciò fosse possibile, non potrebbero essere avviate successivamente alla notificazione le procedure di riscossione coattiva in caso di mancata oblazione del verbale nei termini di legge”.

Si è quindi reso necessario “affidare ad una Azienda specializzata di riscossione che, attraverso paternariati con società stabilite in altri Stati europei, sia in grado di procedere alla notificazione, alla riscossione ed al tentativo di esecuzione coattiva delle somme relative alle sanzioni amministrative per violazione al Codice della Strada accertate dalla Polizia Locale”.

Alla ditta verrà riconosciuta una percentuale del 32% da applicarsi sulle sole somme effettivamente riscosse, al netto delle spese di accertamento, notifica ingiunzione fiscale e legale, di conseguenza nulla sarà dovuto per tutti i verbali non pagati. I costi posti a carico dei trasgressori, quali spese di procedimento ed accertamento, da aggiungersi alla sanzione amministrativa pecuniaria, sono i seguenti: corrispondenza con l’utenza per il rilascio di eventuali documentazioni; front-line telefonico in lingua; front office presso i propri uffici; traduzione di tutta la corrispondenza entrata/uscita; scansione/archiviazione ottica documenti; ricevimento dati/immagini e restituzione elaborati; gestione della corrispondenza; rapporti con le società di autonoleggio e/o organismo pubblico residente in uno Stato Estero contattato e/o sollecitato; gestione e contabilizzazione dei pagamenti online e bonifici; controllo e normalizzazione degli indirizzi secondo i formati postali dei singoli paesi; rendicontazione e riversamento al Comando Polizia Locale dei pagamenti. Il tutto per un importo complessivo di 23 euro. Inoltre il trasgressore dovrà coprire: spese postali per notifiche verbali ed ingiunzione fiscale; spese di visura per tutti i Paesi che ne richiedono il pagamento (in tal caso dette spese saranno debitamente documentate); costi di transazione applicati dalla banca sull’operazione di pagamento; costi di predisposizione/traduzione dell’ingiunzione fiscale pari ad 3 euro (+Iva di legge); nella fase della riscossione coattiva, tutti i costi legali o di agenzie di recupero crediti che non potranno superare il massimo dell’importo maturato portato a recupero.

Laura Bosio

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