Città dei bambini, le esperienze cremonesi in un ebook
Le iniziative destinate ai bambini, rilanciate dall’Amministrazione comunale in collaborazione con le scuole e i quartieri, illustrate in un incontro molto partecipato con insegnanti, genitori e cittadini nel marzo scorso, sono ora raccolte nell’ebook La città delle bambine e dei bambini realizzato nell’ambito del progetto ‘Città dei Bambini’. Partito a febbraio 2016, il progetto ‘Città dei Bambini’ ha raccolto, in tutta la Lombardia, le esperienze più significative e interessanti che hanno messo al centro delle politiche amministrative i bambini, le loro esigenze e priorità. Qui di seguito le esperienze del Comune di Cremona contenute nell’ebook.
Azione Comune – Delinea la scelta che fa da sfondo a tutta la progettazione, l’idea di un piano infanzia principalmente fondato su un lavoro di comunità a partire dal rapporto scuola e quartiere e con un approccio più integrato e trasversale per rafforzare la collaborazione tra soggetti sociali ed istituzionali diversi sui temi dell’infanzia.
Prove di cittadinanza – ‘I bambini e i ragazzi incontrano il Comune’ è un percorso promosso dall’Ufficio Presidenza del Consiglio in collaborazione con il Settore Politiche Educative per far conoscere i luoghi delle istituzioni locali e il loro funzionamento che permette di avvicinare i ragazzi al tema della rappresentanza e avviare dei primi percorsi di educazione alla partecipazione con il coinvolgimento degli insegnanti.
Attenti ai bambini: lavori in corso al quartiere Po – E’ un percorso che ha coinvolto insegnanti, bambini e genitori delle scuole infanzia e primaria del quartiere che ha posto al centro dell’attenzione il rapporto tra scuola e territorio, il riconoscimento della scuola come bene comune di cui prendersi cura e l’attenzione al tema dell’infanzia come parametro di vivibilità per tutti. Gli incontri con gli insegnanti delle scuole, con i genitori e con i presidenti dei Comitati di quartiere hanno rafforzato e, in alcuni casi avviato, collaborazioni e condivisioni degli obiettivi e delle finalità del percorso: attenzione all’infanzia e al suo legame con il quartiere; condizioni che rendono vivibile un quartiere all’infanzia; scuola come luogo di coesione sociale.
Piedibus occasione di comunità – Il Piedibus è anche uno strumento che facilita la collaborazione tra scuola e territorio e può attivare risorse disponibili nella comunità locale.Se la comunità si attiva, offrire un po’ di tempo libero per accompagnare i bambini a scuola, assume un significato più ampio che è quello di lavorare per una scuola come bene comune, un bene di cui prendersi cura perchè appartiene alla comunità. Inoltre il Piedibus è un’occasione di integrazione, la presenza di accompagnatori di nazionalità diversa rinforza le relazioni tra i genitori.
Scuola ‘laboratorio’ di coesione sociale – Progetto di scuola aperta della scuola primaria Stradivari e infanzia Gallina con l’obiettivo di fare sistema insieme, di uscire dalla logica delle richieste on demand per rispondere a bisogni legati al singolo momento. La scuola si pone come centro di aggregazione nel quartiere, come punto di riferimento per i suoi abitanti, andando al di là del suo mandato istituzione (che resta comunque prioritario), estendendo il proprio operato sia per quanto riguarda il calendario scolastico sia rivolgendo proposte formative non solo ai bambini, ma anche ai loro genitori e agli adulti del quartiere.
Voids Activarors – Si tratta di un’esperienza di conoscenza e appropriazione del quartiere Cambonino con l’obiettivo primario di creare gruppi di lavoro e reti, a scala urbana e di quartiere, capaci di interrogarsi ed intervenire sul proprio territorio. Attraverso il percorso promosso, la cittadinanza viene affiancata e guidata alla riappropriazione consapevole dei suoi spazi; attraverso la generazione di occasioni di scambio culturale, interculturale e intergenerazionale si catalizzano e si promuovono progetti che nascono dalle stesse esigenze della popolazione. Il punto di partenza è la scuola primaria Miglioli e il bambino identificato come nodo strategico all’interno del precorso di promozione di percorsi di cittadinanza attiva.
“Scuola, quartiere, partecipazione, scuola bene comune sono le parole chiave che fanno da filo conduttore alle esperienze in corso”, commenta la vice sindaco con delega all’Istruzione Maura Ruggeri. “L’assunzione dell’infanzia come parametro di vivibilità del quartiere e della città e il rapporto tra scuola e territorio sono gli elementi fondanti del Piano infanzia al quale la nostra Amministrazione sta lavorando in modo trasversale e integrato privilegiando un lavoro di comunità con un duplice obiettivo: far vivere ai bambini esperienze di cittadinanza nei contesti della loro vita quotidiana e coinvolgere i cittadini ad intraprendere un percorso di riflessione sul tema infanzia che riequilibri il rapporto tra esigenze di protezione e possibilità di sperimentazione di spazi autonomia da parte dei bambini”.