Cronaca

Salute, dati Ats: Cr peggio di Mn per mortalità da tumori e malattie respiratorie

A Cremona c’è il maggior tasso di ospedalizzazione del distretto (Crema, Cremona e Mantova): secondo i dati epidemiologici che appaiono nel Poas (Piano di organizzazione aziendale strategico) dell’Ats Valpadana, se la mortalità per tutte le cause è abbastanza allineata nei 3 distretti – anche se a Crema risulta un po’ più elevata in modo statisticamente significativo nelle femmine (884,3 su 100mila persone) – la differenza più rilevante è la maggior tendenza di Cremona (163 donne e 174 uomini ogni mille persone) al ricovero in ospedale, sia per l’intera popolazione, sia restringendo l’osservazione alla fascia di età pediatrica. In quest’ultimo caso, il tasso di ospedalizzazione è pari a 118,2/1000 per i maschi e 93,6/1000 per le femmine.

“Se l’ospedalizzazione da una parte indica che la popolazione affetta da patologia riceve un’assistenza sanitaria, dall’altra rileva come tale assistenza abbia carattere istituzionalizzante che, per le patologie croniche numericamente prevalenti, non è sempre la migliore, in primis per la salute, con particolare riferimento alle fasce di popolazione fragile, quali anziani e bambini, ma neppure sotto il profilo dell’utilizzo appropriato delle risorse” evidenzia l’Ats.

Restando in tema di record negativi, permane quello tutto cremonese relativo ai tumori: mortalità, incidenza e ospedalizzazione per i tumori in generale sono infatti più alte a Cremona che in tutto il resto dell’Ats. E’ di 72,8 su mille l’incidenza per gli uomini (451,8 su 100mila i morti), e 47,4/1000 le donne (233 su 100mila le morti).

Andando però nello specifico delle varie tipologie tumorali, i dati cambiano. Ad esempio nel caso del tumore alla mammella, Mantova registra la più alta incidenza, mentre il record della mortalità è a Crema. Relativamente al cancro della cervice uterina, Cremona risulta la città con maggiore incidenza, mentre Crema ad una bassa incidenza non fa corrispondere anche una ridotta mortalità.

Interessante invece il dato del tumore alla prostata: Cremona presenta infatti la più alta incidenza ma anche la più bassa mortalità, segno di una notevole capacità di cura della patologia. Al contrario, Mantova a fronte di una più bassa incidenza è quela con la più elevata mortalità.

Cremona e Crema hanno anche il primato dei tumori al fegato, soprattutto tra gli uomini: a Cremona l’incidenza è 55,1/1000 e la mortalità 38,9 per 100mila, mentre a Crema l’incidenza è 58,5/1000 e la mortalità 43,5 su 100mila. Secondo l’Ats, questo dato, che invece a Mantova è molto più basso, “induce a considerare una differente presenza di fattori di rischio da indagare”.

Si conferma purtroppo la forte incidenza, nel nostro territorio, del tumore allo stomaco, sia su Crema che su Cremona: per la prima la malattia colpisce il 78,8/1000 della popolazione maschile (26,7 delle donne), per la seconda il 70,8/1000 (32 delle donne). Cremona purtroppo primeggia anche sulla mortalità relativa a questa patologia: 40 su 100mila uomini, 17,7 su 100mila donne.

Tra i tumori del sistema emolinfopoietico, la differenza territoriale degna di maggior nota è la più elevata incidenza di leucemie a Cremona, sia per i maschi (63,9/1000) che per le femmine (43,9/1000).

In merito alle malattie cardiovascolari, risulta essere Crema la zona con più elevato tasso di ospedalizzazione, così come è anche il distretto con maggior mortalità femminile per infarto. Sono invece sia Crema che Cremona le aree in cui è maggiore l’incidenza delle patologie respiratorie.

Laura Bosio

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