Droga, sos giovani: 155 nuovi utenti in meno di un anno a 'Spazio tregua', età media 27 anni
Era un progetto che si proponeva di raggiungere 250 persone, ma alla fine i contatti sono stati superiori al 130%: 325 i soggetti (239 e 85 femmine) che con varie modalità hanno aderito al progetto specificamente rivolto a gravi stati di marginalità (in prevalenza tossicodipendenti, ma non solo) denominato Il Torrazzo, finanziato con i fondi Fesr dell’UE e concretamente realizzato da comune di Cremona, cooperativa di Bessimo e cooperativa sociale Fuxia. Attività di strada, sperimentazione di percorsi lavorativi, ‘Spazio tregua’ in via Buoso da Dovara, individuazione di aree della città utilizzate dai tossicodipendenti: tante le azioni messe in campo per avvicinare un’utenza complicata e spesso ‘invisibile’.
Il progetto, iniziato ad aprile 2016 e conclusosi lo scorso febbraio, ha coinvolto 90 persone (il 28%) che non sono né tossico né alcol – dipendenti, ma vivono situazioni di forte marginalità; 57 senza fissa dimora e altri 177 un’abitazione l’hanno, ma spesso senza utenze allacciate e a rischio sfratto. Alcuni numeri che aiutano a darsi un’idea della Cremona più problematica: gli italiani rappresentano la prevalenza delle persone raggiunte dal progetto (75%) con una maggioranza di maschi (169); il 25% sono stranieri, quasi tutti uomini. Dato preoccupante è quello dei molti giovani contattati (sotto i 29 anni): ben 151, il 46% del totale, ossia tre volte tanto quanto previsto nella fase di stesura del progetto. Per contro, sono stati molti meno del previsto i contatti con la fascia dei trentenni: si stimavano 80 accessi, ne sono arrivati 50. Numeri elevati anche per quanto riguarda l’utenza ‘anziana’: 57 persone con più di 50 anni sono state coinvolte nel progetto, contro una previsione di 40.
110 le persone con cui gli operatori hanno potuto elaborare interventi di presa in cura mirati: attraverso le analisi dei consumi gli operatori hanno appurato che nel corso della vita le sostanze più usate sono state cannabis, alcool ed eroina. Nell’ultimo mese in esame, la sostanza più usata è l’alcool, a seguire cocaina e cannabis, con una diminuzione nella frequenza del consumo. Lo scambio di siringhe tra utenti (alto rischio infettivo) è un comportamento diminuito, nella vita è stato attuato dal 39% del campione, nell’ultimo mese la percentuale scende al 6%.
Durante i mesi del progetto, lo Spazio Tregua di via Buoso da Dovara è stato contattato da 155 nuovi utenti, età media 27 anni, in prevalenza uomini italiani (59) e stranieri (47), per i quali sono stati predisposti piani personalizzati che prevedono più azioni: tra queste c’è quasi sempre stata la ‘riduzione del danno’, indice di un quadro di dipendenza già piuttosto inoltrato e in 61 casi si è attivato un programma di informazione e prevenzione per studenti. Le sostanze utilizzate sono in prevalenza per via endovenosa (eroina, cocaina), aggiunte ad alcol e psicofarmaci.
PIAZZE ROMA E LODI OSSERVATE SPECIALI – Dal mese di Giugno al mese di Ottobre 2016 gli operatori del progetto Il Torrazzo hanno effettuato una mappatura di alcune zone cittadine considerate a rischio per ipotetico consumo sostanze da parte di persone non agganciate ai servizi. “La nostra attenzione – si legge nella relazione finale – volta alle frequentazioni in luoghi specifici è avvenuta a seguito di segnalazione diretta da parte delle Istituzioni, dei commercianti e dei cittadini o andando a verificare anche segnalazioni dai mass media; in alcuni casi è stata effettuata indagine preliminare attraverso interviste anche ad alcuni utenti dello Spazio Tregua. Dopo una analisi del territorio su varie zone della città (Maggio 2016) si è concentrata attenzione su due zone di Cremona (1 volta la settimana – orario pomeridiano 15-18): Piazza Lodi e Piazza Roma. Gli operatori, dopo una fase di osservazione, hanno iniziato a fine Giugno 2016 la fase di aggancio, entrando in contatto con l’utenza grazie anche alla mediazione di persone/utenti già conosciute. L’utenza contattata in entrambi i parchi è stata caratterizzata prevalentemente da ragazzi della fascia d’età dai 13 ai 20 anni, alcuni già conosciuti perché contattati durante gli eventi notturni negli anni precedenti o allo Spazio Tregua. Sono stati rilevati occasionali comportamenti antisociali e/o trasgressivi durante l’osservazione. Per tale motivo i cittadini si mostrano distanti e allarmati. Frequente è la presenza delle Forze dell’Ordine oltre che il costante controllo attuato attraverso la videosorveglianza. Le sostanze consumate sono in ordine di prevalenza cannabis e alcool; questa sostanza è abusata da parte dei ragazzi che bevono sia birre che superalcolici (vodka, gin…). L’uso di alcool è favorito anche dalla presenza di un supermercato situato a pochi metri dalle zone monitorate. In alcuni casi anche eroina fumata”.
Giuliana Biagi