Cultura

Giovedì 22 presentazione del primo volume sugli scavi di piazza Marconi

Amoenissimis … aedificiis è il titolo del primo dei due volumi (il secondo sarà pubblicato tra pochi mesi) dedicati agli scavi di piazza Marconi. Curato da Lynn Arslan Pitcher con Ermanno A. Arslan, Paul Blockley e Marina Volonté, il libro sarà presentato giovedì 22 giugno, alle ore 17, nella Sala della Consulta di Palazzo Comunale. Questa significativa ed importante pubblicazione, che restituisce, dopo anni di studi e di approfondimenti, i risultati delle campagne di scavo condotte nell’area in occasione della costruzione del parcheggio sotterraneo della nostra città, sarà presentato anche a Milano, il 28 giugno, nella sede del Segretariato regionale della Lombardia del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. A Cremona, dopo l’intervento introduttivo del Sindaco Gianluca Galimberti, interverranno Lynn Arslan Pitcher e Marina Volonté. Sarà inoltre presente Marco Soldi, presidente del Rotary Club Cremona, che ha contribuito economicamente alla pubblicazione dell’opera.

Il volume è diviso in quattro parti: le prime tre, “Vivere a Cremona”, “Cancellare Cremona”, “Ricostruire Cremona”, ospitano contributi di impostazione storica e storico-archeologica, dedicati alle fasi della città romana prima e dopo le devastazioni del 69 d.C. da parte dell’esercito di Vespasiano, vincitore della guerra civile per la successione al trono imperiale (proprio dalla descrizione tacitiana degli eventi è tratta la citazione che dà il titolo all’opera).

La quarta parte è invece specificamente dedicata ai risultati dello scavo, con la suddivisione per fasi  dall’età tardo repubblicana (a partire dalla metà del II secolo a.C.) fino all’Alto Medioevo (VIII secolo d.C.). Qui trovano posto gli studi sulle tre domus che occupavano il quartiere, affacciato sul cardo maximus verso il limite meridionale della città.

Ad esse, come consuetudine, sono stati attribuiti nomi che ne ricordano la caratteristica peculiare: la Domus del Ninfeo, la Domus delle Buche Rosse e la Domus del Peristilio. Della prima, la più lussuosa e della quale si conservano le testimonianze più significative, vengono presentate ricostruzioni tridimensionali, relative sia all’insieme, sia a singole parti delle architetture.

Sia allo scopo di presentare una documentazione il più possibile dettagliata, sia per rendere il volume interessante anche per i non addetti ai lavori, particolare attenzione è stata dedicata infatti all’apparato iconografico, sia per quanto riguarda la parte fotografica, sia appunto a quella grafica e ricostruttiva. Nello studio complessivo dello scavo e dei reperti sono stati impegnati oltre trenta studiosi di istituti di ricerca, tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico, che già hanno presentato agli specialisti del settore contributi scientifici nell’ambito di convegni e pubblicazioni tematiche. La finalità del volume è ora restituire il quadro complessivo della ricerca, con tutte le importanti novità sull’impianto urbanistico, le tecniche costruttive e gli aspetti socio-economici di Cremona romana: un arricchimento per gli studi archeologici ma anche per la città e per tutti coloro che vogliono preservare la memoria del passato.

Come afferma Gemma Sena Chiesa in uno dei testi introduttivi, “attraverso un piano bene organizzato di gestione complessiva, gli archeologi di piazza Marconi sono riusciti a trasformare la documentazione di uno scavo nella storia di una città. Aver saputo mettere in luce il filo conduttore che lega fra loro le varie fasi di questa storia è uno dei grandi meriti di una impresa archeologica e culturale di notevole impegno. Essa rimane come testimonianza di un metodo che onora l’archeologia lombarda e non solo e che dimostra come l’auspicio per un’Italia attenta al suo patrimonio più antico sia concretamente realizzabile”.

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