Negozi in crisi e crollo estivo vendite: incontro Comune-Confesercenti
Estate pessima sul fronte delle vendite al dettaglio e prospettive di altre chiusure, anche in vista dell’apertura di nuove medie superfici di vendita, leggasi supermercati alimentari e non. I vertici di Confesercenti della Lombardia Orientale (sede di Cremona), hanno illustrato le loro preoccupazioni in un incontro a palazzo comunale con gli assessori Barbara Manfredini, Alessia Manfredini e Maurizio Manzi, per discutere delle proposte già presentate l’8 settembre scorso che coinvolgono i tre assessorati. E’ stata ribadita la necessità di intraprendere politiche per invertire la rotta negativa del commercio cittadino, quali: fiscalità agevolata (defiscalizzazione degli affitti e abbattimento della Tari), i parcheggi e la mobilità (ritorno ad una gestione comunale dei parcheggi a raso; estensione della sperimentazione della sosta gratuita al sabato pomeriggio; sostituzione erogatrici dei biglietti con inserimento targa del veicolo per consentire la “sosta dolce”; pavimentazione di corso Garibaldi) e infine l’organizzazione di eventi (calendarizzazione annuale; bando per l’organizzazione degli eventi principali a partire dal “Natale” e affidamento delle operazioni di marketing e promozione della città ad un esperto).
Il presidente di Confesercenti Cremona Agostino Boschiroli ha sottolineato la necessità di un intervento forte della politica anche alla luce dei dati recenti elaborati dall’Ufficio economico di Confesercenti e riferiti alle vendite estive. Dopo il calo di luglio, agosto ha segnato il secondo mese consecutivo di brusca frenata per le vendite del commercio al dettaglio, con una diminuzione sull’anno del -0,5% in valore e del – 1% in volume. A soffrire sono soprattutto i piccoli negozi, che registrano uno dei peggiori risultati degli ultimi tre anni. La gravità della situazione appare inoltre inversamente proporzionale alla dimensione dell’attività, con le piccole imprese fino a 5 addetti che segnano una riduzione delle vendite del -3,1% sull’anno e del -2,7% nei primi 8 mesi, con un calo in volume, rispettivamente, di circa 3,6 e 3,4 punti. È evidente che ormai il commercio tradizionale si trovi in condizioni in cui è sempre più difficile operare: i piccoli imprenditori, stretti tra l’incudine della liberalizzazione e la crescita impetuosa dell’e-commerce, vedono sempre di più restringersi gli spazi di mercato. “Abbiamo voluto condividere questo report con gli amministratori locali – dichiara il presidente Agostino Boschiroli – dopo l’ennesima estate di profonda criticità per il commercio con dati nazionali ancora negativi e che ci spingono ad essere un pungolo affinché anche a livello locale la politica abbia il coraggio di adottare soluzioni forti per le attività già in essere. La crisi è lontana dall’essere risolta nel settore del commercio tradizionale, settore che rimane la spina dorsale di città come Cremona”.
“Apprezziamo l’indubbia disponibilità dimostrata dall’amministrazione al confronto costruttivo – prosegue Boschiroli -, l’auspicio è che inizi un percorso forte e condiviso, tenendo conto ognuno delle proprie responsabilità a sostegno delle imprese”. “
La fotografia della situazione attuale a Cremona – aggiunge il direttore Giorgio Bonoli – è quella di una città dove esistono molte realtà che stanno valutando se cessare l’attività anche in vista dell’insediamento o dell’allargamento di medie strutture di vendita. Una scelta che comporterà una radicale modifica del centro storico, che risulterà essere sempre più residenziale. Per evitare questo profondo mutamento c’è la necessità di soluzioni urgenti che offrano agevolazioni concrete a salvaguardia delle attività già presenti”.