Cronaca

Scontri al corteo: il 2 maggio il processo in Cassazione per i primi quattro arrestati

I quattro arrestati

E’ stato fissato al prossimo 2 maggio in corte di Cassazione il terzo e ultimo grado di giudizio per gli arrestati della prima tranche dell’inchiesta sugli scontri avvenuti al corteo antifascista del 24 gennaio del 2015. Il 13 dicembre del 2015 in appello i giudici avevano confermato l’accusa di devastazione per tre dei quattro imputati, ma avevano ridotto le condanne rispetto ai quattro anni del primo grado. Tre anni e otto mesi erano stati inflitti a Mattia Croce, 22 anni, cremonese, frequentatore del Kavarna, ad Aioub Babassi, 22 anni, bresciano, e a Matteo Pascariello, 25 anni, bolognese residente a Lecce. Per Mauro Renica, 32 anni, bresciano appartenente al centro sociale Magazzino 47, che aveva lanciato un bengala contro la polizia, il reato era stato riqualificato in resistenza aggravata a pubblico ufficiale. Per lui condanna a 2 anni, un mese e 10 giorni di reclusione.

Una sentenza, quella di devastazione, non riconosciuta invece dal gup di Cremona Christian Colombo che il 14 luglio 2016 aveva emesso sentenza nei confronti del secondo gruppo di arrestati, quello composto dal cremonese Filippo Esposti, 28 anni, informatico militante del centro sociale Dordoni e già imputato per la rissa di via Mantova con esponenti di CasaPound, Giovanni Marco Codraro, siciliano 24enne attivo nei collettivi universitari, e il bresciano Samuele Tonin, 27 anni. Esposti era stato assolto, mentre Codraro e Tonin condannati a 9 mesi e 26 giorni il primo, e 10 mesi e tre giorni il secondo, per i reati più lievi di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento.

Contro la sentenza del gup Colombo, la procura di Cremona è ricorsa in appello.

Sara Pizzorni

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