Ambiente

Comuni Rifiuti Free: Cremona quarta tra le province lombarde

La provincia di Cremona è la quarta in regione Lombardia per numero di comuni ‘Rifiuti free’: 47 comuni sui 115 totali, dietro le province di Mantova, Bergamo e Brescia. Il tradizionale dossier di Legambiente sui Comuni Ricicloni, presentato a Milano, ha adottato il criterio della minor produzione di rifiuti non riciclabili (frazione secca) per entrare a far parte della classifica Comuni Ricicloni 2018. Per accedere alla graduatoria sono stati considerati solo i comuni che, oltre a raggiungere o superare il 65% di raccolta differenziata, hanno conferito meno di 75Kg abitante/anno di rifiuto secco non riciclabile entrando così a far parte dei Comuni Rifiuti Free.

E’ Martignana Po, con appena il 36,6% di rifiuto secco prodotto nel 2017, il comune cremonese meglio piazzato in provincia. Lo seguono nelle prime 10 posizioni Ripalta Arpina, Gombito, Credera Rubbiano, Casale Cremasco Vidolasco, Ripalta Guerina, Montodine, Formigara, Moscazzano, Salvirola. Tra i comuni di maggiori dimensioni  spicca solo Castelleone con il 71,7% mentre non ce la fanno ad entrare nella classifica Rifiuti Free il capoluogo, Crema e Casalmaggiore.  Nella tabella pubblicata da Legambiente, è stato evidenziato il cambiamento, in termini di percentuale di raccolta differenziata, prodotto dal nuovo metodo di calcolo di cui al Decreto del Ministero dell’Ambiente del 26 maggio 2016 che include nel calcolo della raccolta differenziata, i rifiuti da spazzamento stradale avviati a recupero, i rifiuti provenienti da piccoli interventi di rimozione eseguiti direttamente dal conduttore della civile abitazione, e i rifiuti avviati a compostaggio domestico dalle singole utenze (fino a 80kg/ab/anno).

“In questi venticinque anni fotografati dal nostro dossier Comuni Ricicloni la Lombardia è passata dall’emergenza rifiuti alle eccellenze di raccolta di alcune province – ha detto  Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia -. Bisogna ringraziare non solo le amministrazioni comunali che hanno creduto e credono nella sostenibilità ambientale ma anche i cittadini che hanno capito e permesso questo risultato. Ora deve iniziare una nuova fase: accanto alla riduzione della produzione dei rifiuti serve mettere in campo le migliori innovazioni industriali per trasformare davvero i rifiuti in risorsa. E’ urgente imprimere una svolta al sistema di recupero e riciclaggio dei materiali, per non vedere annullati anni di modelli virtuosi di raccolte differenziate, ed entrare a pieno titolo nell’era dell’Economia Circolare”.
Essenziale lavorare su processi sempre più in grado di garantire, da un lato, l’uso efficiente delle risorse, e dall’altro il prolungamento del ciclo di vita dei prodotti, con evidenti vantaggi ambientali ed economici. L’obiettivo è massimizzare la messa in circolo di conoscenza e innovazione tecnologica nell’ambito del recupero dei materiali, riducendo in maniera significativa l’impiego di materie prime, i trasporti e le emissioni di CO2 e i rischi legati alla dispersione di prodotti inquinanti nell’ambiente. g.biagi

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