Cronaca

Gli rubò l'auto e poi chiese 'riscatto' di 250 euro. Poli condannato per estorsione

L’avvocato Garbetta

Tre anni e quattro mesi. Il minimo della pena, come era stato chiesto anche dal pm Francesco Messina. Così il gup Pierpaolo Beluzzi ha condannato Ronni Poli, 53 anni, cremonese, accusato di estorsione per un episodio accaduto la mattina del 21 aprile dello scorso anno in un bar di via Giuseppina. Poli, con alle spalle diversi precedenti penali, tra cui reati di droga, ricettazione e resistenza, è attuamente rinchiuso nel carcere di Cremona per l’arresto dello scorso novembre per atti persecutori e violenza sessuale ai danni del personale dell’ospedale dove era ricoverato da qualche tempo. Nel caso relativo all’estorsione, Poli aveva rubato un’auto e poi aveva chiesto il ‘riscatto’ al suo proprietario, Antonio, pensionato di 78 anni. I due si conoscevano bene, entrambi frequentavano lo stesso bar. Quella mattina di aprile Antonio aveva parcheggiato l’auto nel vicino piazzale dell’ospedale, lasciandola aperta. Quando era tornato, era sparita. A rubargliela era stato l’imputato, che per restituirgliela gli aveva chiesto in cambio 250 euro. A sporgere denuncia era stato proprio Antonio, che agli inquirenti aveva detto che Poli si era presentato a casa sua sostenendo di aver saputo chi gli aveva rubato l’auto, ma che questa persona voleva 250 euro. “Cento euro glieli ho dati io”, aveva raccontato la vittima del furto, “poi non so come, mi ha rubato gli altri soldi”. Oggi in aula Poli, che si è presentato con la mascherina sul volto per la sua degenza trascorsa nel reparto degli Infettivi in ospedale, si è difeso, dicendo che si era intromesso solo per far recuperare all’amico la macchina, sottolineando di non aver percepito nemmeno un euro. “Rifiuto la patente di ladro”, ha detto al giudice l’imputato, che nel procedimento era difeso dall’avvocato Davide Garbetta.

Sara Pizzorni

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