Politica

LE PROTESTE: in molti per manifestare contro Salvini Slogan: 'Cremona non si lega'

Uno schieramento piuttosto sostanzioso, quello che si è ammassato in corso Campi nella sera di lunedì intorno alle 20, per protestare contro la presenza del leader leghista Matteo Salvini in città. Due i gruppi che si sono radunati a metà della strada, completamente circondati dalle forze dell’ordine, che hanno presidiato la zona con molta fermezza per impedire qualsiasi incidente.

Presenti gli esponenti di Alternativa Comunista, compreso il candidato sindaco Alberto Madoglio, alcuni membri del centro sociale Dordoni, alcuni frequentatori dell’Arci di Cremona, il gruppo di studenti radunatisi sotto lo slogan ‘Io accus0’, e diversi cittadini, che sulle note di ‘Bella Ciao’ hanno dato il via alla protesta, “contro la presenza di Salvini in città, ma soprattutto contro le politiche xenofobe e razziste che sta portando avanti al Governo. Auspico che questa protesta che ci vede uniti sia il punto di partenza per un movimento più ampio di protesta che coinvolga tutte le città. Prima che sia troppo tardi”.

“Cremona non si lega” e “Io accuso” sono invece i concetti distintivi adottati dal gruppo apolitico e apartitico, composto in gran parte da studenti delle superiori e universitari, che ha organizzato il presidio in corso Campi / via Palestro durante il comizio di Salvini in piazza Roma. “Niente paura, restiamo umani”, “Salvini è nato da una coppia etero – supportate le coppie gay”; “L’unico verde che ci piace è quello sui prati”, le scritte che compaiono su alcuni cartelli.

Le motivazioni della protesta sono state sintetizzate dal pamphlet “Io accuso”. Tra le accuse spicca quella “di aver deliberatamente e per fini propagandistici e politici contribuito alla corruzione morale e civile della società italiana e dei suoi valori liberali e democratici”. Si attaccano poi le politiche sull’immigrazione, il voler sottacere i veri problemi del Paese (crescita economica che non arriva, evasione fiscale, costo del lavoro, ecc.), l’aver fomentato un clima di odio nel Paese. A livello europeo viene rimproverato al ministro dell’Interno di “aver isolato l’Italia strizzando l’occhio alla Russia e ai Paesi che nulla hanno da spartire con l’Italia e la UE” e di aver sostenuto idee sovraniste, “salvo poi  scoprire che gli amici autoritari della Lega vogliono un’Italia più sola di fronte ai suoi problemi”.

gb-lb

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...