Cronaca

'Adesso basta!': i pendolari esasperati manifestano sotto la sede di Trenord

Numerose associazioni e comitati di pendolari si sono radunati per una manifestazione di protesta nel tardo pomeriggio di martedì sotto la sede di Trenord, in piazza Cadorna a Milano. Presenti anche i rappresentanti della tratta Mi-Cr-Mn, il comitato InOrario, presieduto da Matteo Casoni. “Adesso basta!”, questo lo slogan che hanno gridato a gran voce: “I pendolari lombardi sono stanchi di essere presi in giro” si legge nel manifesto, firmato dal Coordinamento dei Comitati Pendolari Lombardi e Rappresentanti dei Viaggiatori. “. Da troppi anni il servizio ferroviario lombardo è oggetto di un degrado crescente che riguarda tutti i livelli di qualità del servizio: affidabilità, puntualità, affollamento, pulizia, sicurezza e comunicazione agli utenti”. 

La protesta è di “coloro che utilizzano il treno per recarsi al lavoro, a scuola o all’università”, i quali “pagano quotidianamente le conseguenze” di una situazione che “negli ultimi mesi è divenuta via via sempre più insostenibile”.

“Nei giorni scorsi abbiamo assistito ad un crescendo di disservizi, a partire da guasti a ripetizione in punti di transito obbligato dei treni del nodo di Milano e che hanno preso in ostaggio decine di migliaia di pendolari e viaggiatori, con ritardi di ore e soppressioni” si legge ancora nel documento. “In queste occasioni si è manifestata la totale incapacità dei soggetti gestori delle infrastrutture e dei servizi ferroviari ad affrontare e risolvere rapidamente le criticità, anche per l’assoluta mancanza di un piano operativo di emergenza e di comunicazioni adeguate agli utenti. 

La Regione stessa è oggi in ostaggio dell’ampia delega data per la gestione dei servizi e dell’infrastruttura, credendo ciecamente ai relativi responsabili, i quali continuano a fare promesse invariabilmente smentite dai fatti e accampando ragioni risibili per i disservizi. Passato il caldo e i temporali estivi è arrivata la pioggia autunnale, in ogni caso fenomeni atmosferici che si ripetono ogni anno, e quindi non ci sono scusanti. Occorre cambiare la governance del sistema ferroviario”.

I viaggiatori chiedono “si assuma le proprie responsabilità di Regolatore, a partire dal cambio della gestione dei servizi ferroviari a favore di imprese realmente motivate e non burocratizzate; che promuova in prima persona un vero piano di potenziamento tecnologico ed infrastrutturale, sviluppato da persone di comprovata competenza, utile per tutti i servizi ferroviari; che si impegni presso gli organi competenti ad avviare la revisione delle norme che governano la circolazione per una maggiore flessibilità e fluidità di esercizio”. Inoltre si chiede “il ripristino immediato di tutte le corse ancora soppresse dal piano emergenziale”.

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