Cronaca

Fontana, accolte richieste Regioni: lunedì riaprono bar, ristoranti e parrucchieri

Il premier Conte ha recepito le linee guida delle Regioni. Un passo avanti decisivo e importante per arrivare finalmente lunedi’ alla riapertura di una serie di attivita’ produttive”. Lo dice il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, al termine del confronto con il Governo. “Domani adotteremo provvedimenti che – aggiunge Fontana – garantiranno la ?ripartenza’ in sicurezza di ristoranti, bar, parrucchieri e altre attivita’ in Lombardia e nel resto d’Italia. Tutti lo dovranno fare utilizzando il buon senso e rispettando le regole per garantire la salute pubblica”. Un risultato raggiunto al termine di una giornata intensa, caratterizzata da numerosi confronti fra regioni e governo e far le stesse regioni, oltre che, per quanto riguarda la Lombardia, con il comitato tecnico-scientifico.

Prima del decisivo confronto con il Governo, le regioni avevano prodotto un documento unitario che recepiva le richieste della Lombardia. “Un risultato – aveva commentato Fontana – che è il frutto della proposta che avevo lanciato nella giornata di oggi a tutti i governatori e che si è dunque concretizzata in vista delle riaperture di lunedì, quando alcune nuove attività produttive potranno ripartire con linee guida condivise”. I presidenti delle Regioni si erano infatti nuovamente riuniti nel tardo pomeriggio per trovare regole comuni e facilmente applicabili sulle quali confrontarsi col Governo, nel frattempo impegnato a esaminare in Consiglio dei Ministri il decreto sulle riaperture delle attività a partire dal 18 maggio.

Uno dei temi ancora sul tavolo è lo spostamento da regione a regione, che nelle intenzioni del Governo sarà consentito a partire dal 3 giugno. “Sulle apertura noi seguiamo quello che dice il Governo – ha detto Fontana – se ne parlerà a inizio giugno, è un limite che possiamo accettare”. Su questo specifico punto, però, il governatore lombardo ha proposto una piccola modifica alla linea dell’Esecutivo: “Abbiamo già proposto da tempo a iniziare almeno ad aprire i confini per i comuni limitrofi. Ci sono situazioni incredibili di parenti che abitano a 5 chilometri di distanza e non possono vedersi”. E’ il caso, ad esempio, di San Rocco al Porto, comune del Lodigiano lungo il Po, dove sull’altra sponda comincia la provincia di Piacenza e dunque l’Emilia Romagna. Il sindaco ha chiesto che i propri concittadini possano recarsi dall’altra parte del fiume almeno per andare a trovare i congiunti.

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