Politica

Commissione regionale Covid, anche il Pd si smarca: 'Baffi presidente di comodo'

Al centro Patrizia Baffi di Italia Viva.

Strappo istituzionale, ieri pomeriggio in Consiglio regionale, sulla commissione d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid in Lombardia. Nel primo pomeriggio, a Palazzo Pirelli, la maggioranza Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia ha eletto la consigliera regionale di Italia Viva Patrizia Baffi alla presidenza della commissione, “ignorando per la terza volta il candidato indicato da PD e M5S, che contano 27 consiglieri su 31, nonostante lo Statuto regionale preveda che il presidente sia indicato dalle minoranze. Pd e M5S avevano indicato il dem Jacopo Scandella, ma la maggioranza ha fatto valere la forza dei numeri, eleggendo l’autocandidata Patrizia Baffi di Italia Viva”.
A quel punto, Pd e M5S, dopo aver chiesto a Baffi di sottrarsi dal gioco della maggioranza, hanno abbandonato i lavori e hanno preso la decisione comune di ritirare i propri sei componenti e di dare vita a una propria commissione alternativa.

“Da parte di Lega e alleati c’è stato uno strappo istituzionale gravissimo” attacca il capogruppo PD Fabio Pizzul. “La maggioranza si è arrogata il diritto di scegliersi un presidente di comodo per una commissione che dovrebbe essere di garanzia per tutti, soprattutto per i cittadini lombardi. Questo non è accettabile, perché significa che la maggioranza che governa in Regione non intende farla funzionare con la necessaria trasparenza e imparzialità. Questo per noi significa che non ci sono le condizioni per fare luce su quanto è accaduto in Lombardia durante la pandemia. Noi formalizzeremo le dimissioni dalla commissione d’inchiesta dei nostri componenti e daremo vita, insieme ai colleghi dei Cinque Stelle a una commissione alternativa per fare ciò che avremmo voluto fare nella commissione ufficiale, ovvero cercare le risposte da dare ai cittadini lombardi che hanno sofferto duramente.”

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