Buono, sensibile e un bravo musicista: così amici e colleghi descrivono Mauro
Mentre si cerca di far luce sul giallo che ha visto coinvolto Mauro Pamiro, la notizia della sua morte ha sconvolto il mondo della scuola e della musica del territorio.
Mauro era un insegnante di informatica dell’Istituto Galilei di Crema. “Era buono e sensibile, una persona tranquilla”, lo ricorda il collega Nino Antonaccio. “Parlare con lui lasciava una sorta di benessere. Interveniva spesso nei collegi docenti e andava sempre al nocciolo del problema didattico per trovare la soluzione”. Energico, amato dagli studenti, forse anche per la sua capacità di stare in mezzo a loro senza sembrare il ‘classico prof.’: tracolla, jeans t-shirt con i nomi delle sue band preferite.
Perché Mauro viveva anche di musica, che aveva studiato al conservatorio. Appassionato di indie, blues e rock d’autore, era polistrumentista e compositore. Ha suonato le tastiere nel gruppo rock d’avanguardia Vedda Tribe. Poi si è spostato verso l’elettronica, sonorizzando video in collaborazione con artisti locali.
Negli ultimi 10 anni ha fatto parte di diverse band, l’ultima sono stati i “Dherma” e, nel mentre, ha avviato il progetto da solista. Nel marzo 2020 ha realizzato l’album MAO prodotto da Marco Torriani ed edito dalla Buzzurro Records. “Era la persona più quieta del mondo – commenta un amico artista – siamo sconvolti”.
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