Referendum, nel comitato per il no al taglio parlamentari anche l'ex sindaco Bodini
Si apre anche a Cremona la campagna referendaria sul taglio dei parlamentari. Il 28 agosto alle 18 presso lo Sala Spazio Comune di piazza Stradivari si presenta il comitato per il No a cui hanno aderito alcuni politici locali di varia estrazione. L’iniziativa è promossa da Sergio Ravelli del Partito Radicale e vedrà al partecipazione del segretario Maurizio Turco, già parlamentare europeo dal 1999 al 2004 e deputato dal 2006 al 2013. Fra le prime adesioni al Comitato: Paolo Bodini, già senatore e sindaco di Cremona; Walter Montini, già senatore; Roberto Mariani, sindaco di Stagno Lombardo; Paolo Carletti, presidente del Consiglio comunale di Cremona; Michel Marchi, sindaco di Gerre de’ Caprioli; Giuseppe Azzoni, già vice sindaco di Cremona; Giorgio Mantovani, presidente della società Filodrammatica; Gerardo Paloschi, dirigente d’azienda, giornalista; Agostino Melega, studioso di storia e tradizioni locali; Alessio Romanelli, avvocato; Gino Ruggeri, cittadino benemerito medaglia d’oro città di Cremona.
Il 20 e 21 settembre si voterà per il referendum costituzionale sulla riduzione di un terzo del numero dei parlamentari di Camera e Senato. La riforma prevede di ridurre i seggi alla Camera da 630 a 400 e quelli al Senato da 315 a 200: si passerebbe dai circa 96mila abitanti per deputato a circa 151mila. Oggi l’Italia ha un numero di parlamentari per numero di abitanti simile a quello dei grandi paesi europei; dopo la riforma diventerebbe invece uno dei paesi con il più basso livello di rappresentanza politica in rapporto alla popolazione dell’intera Unione Europea.
“Come si può definire – afferma il Comitato – se non demagogica la decisione di ridurre il Parlamento di 345 eletti, alterando gli equilibri tra organi costituzionali, senza inserire questa azione in un quadro complessivo ed organico di adattamenti costituzionali, legislativi e parlamentari? Come si è potuto compiere questa scelta di riduzione della democrazia rappresentativa senza un vero confronto in Parlamento e senza un serio dibattito nel Paese?
Con il grido giacobino di ‘tagliamo le poltrone’ si è voluto gettare fumo negli occhi e nascondere le vere motivazioni che stanno alla base di questa operazione. Si è detto: ‘tagliamo i costi’ ma è una scusa che non regge, se si pensa che la reale riduzione sarà di sette euro ogni centomila della spesa pubblica. Le riforme si devono fare per migliorare la funzionalità delle Istituzioni ed il taglio lineare dei parlamentari non produrrà gli effetti sperati anzi genererà pericolose distorsioni democratiche”.
Giovedì 27 Agosto, presso il Parco Pubblico di Persichello alle porte della città, altro appuntamento con il fronte del No promosso dal Coordinamento Democrazia Costituzionale. Dalle ore 21, incontro nel parco pubblico del Circolo Arci, che si richiama all’appello di personalità quali don Luigi Ciotti, Nadia Urbinati, Tomaso Montanari, Marco Revelli, Luciana Castellina, padre Alex Zanotelli.
L’Assemblea discuterà pubblicamente impostazione di ragioni e argomenti della campagna; definizione del programma di lavoro e del calendario delle iniziative; produzione dei materiali informativi e delle azioni comunicative.