Cultura

Cigni: 'Amo il Ponchielli: sono felice e onorato, ma dispiaciuto per le dimissioni'

Dopo la nomina a Sovrintendente della Fondazione Teatro Ponchielli che ha provocato le dimissioni di due membri del cda e le aspre reazioni da parte delle minoranze, Andrea Cigni prende per la prima volta la parola. “Sono molto felice e onorato – ha esordito Cigni – per la recente nomina a Sovrintendente della Fondazione Teatro Ponchielli. Sono convinto del valore che il Teatro rappresenta non solo per la Cultura di una comunità, di cui si fa espressione più alta in senso identitario, antropologico, civico e ricreativo. Tanti anni fa ho scelto di appartenere a questa comunità, la città di Cremona, e di crescere artisticamente e professionalmente in un luogo così ricco di valori, di arte e di storia”.

Il nuovo Sovrintendente quindi sottolinea: “Nonostante la mia carriera e la mia vita professionale mi portino frequentemente ‘altrove’ – in Italia e nel Mondo -, è proprio qui che ‘torno’ e desidero esprimere il senso di servizio per il Teatro, e dunque per la Comunità che lo sostiene, che mi qualifica da sempre. Nella mia attività di artista, di docente, di professionista e uomo di Teatro ho sempre creduto nel profilo alto che dobbiamo mantenere quando si fa Cultura, nella necessità di seguire le regole della correttezza, della trasparenza, del rispetto, della passione incondizionata, cercando di elevare se stessi con competenza e preparazione sì, ma anche con amore, viscerale e profondo, verso quello in cui si crede, permettendo a ciò che ci circonda di godere del contributo intellettuale e professionale che saremo in grado di dare. Così posso dire ‘Grazie’ a chi mi ha accolto, a chi ha permesso di esprimermi, a una Comunità che sento mia e nella quale esiste un Teatro, il Ponchielli – con le persone che lo abitano – che conosco intimamente e amo come la vita stessa”.

Cigni riflette anche sulle polemiche sorte attorno alla propria nomina: “Sono rimasto molto dispiaciuto da alcuni accadimenti nel corso di questi mesi, non lo nascondo, che hanno portato addirittura alle dimissioni di due consiglieri di amministrazione (uno dei quali persona da me profondamente stimata nel corso di tanti anni di conoscenza), ma sono convinto che anche questo faccia parte delle dinamiche che il Teatro è in grado di generare, dei conflitti e delle riflessioni anche controverse che qui nascono quotidianamente. Sono convinto che non sia dunque una avversione pregiudizievole e personale nei miei confronti quella che ha mosso i due consiglieri nel loro agire, ma una profondamente ragionata, diversa e sofferta visione delle cose – e della loro conoscenza del Teatro – a livelli intimi più alti ed elevati”. “In cuor suo – ha aggiunto il regista – ognuno di noi conosce sempre la verità ed il fondamento delle azioni che compie. Spero di avere occasione di confrontarmi con loro e con chiunque abbia una visione diversa dalla mia, per poter crescere insieme e avere modo di sviluppare e sviscerare un pensiero costruttivo e non distruttivo. Fa parte del mio modo di essere, presente, aperto al confronto e allo scambio, alla riflessione condivisa e trasparente”.

Il nuovo Sovrintendente quindi sottolinea: “Mi rendo fin da subito disponibile con gli organi della Fondazione a me sovraordinati, l’Assemblea delle Socie e dei Soci, il Collegio dei Revisori e il Consiglio di Amministrazione, per trovare un primo momento di incontro e conoscenza, ascoltando da loro tutti quelle che sono le aspettative e le prospettive circa il Teatro e facendomi loro strumento per raggiungere gli obiettivi alti che ci aspettano”. “Infine – conclude Cigni -, ringrazio Angela Cauzzi per avere portato a livelli così elevati il Teatro nel quale sono cresciuto e con la quale, nel corso di questi prossimi mesi, desidero lavorare affinché conoscenza profonda, memoria del teatro e prospettive future siano il più efficacemente condivise, per il bene comune che tutti chiamiamo Teatro”.

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