Cronaca

Difendersi dalle fake news alimentari: la Cattolica inventa un gioco per gli studenti

Come imparare ad alimentarci correttamente e difenderci dalle fake news? Con un gioco. Grazie al progetto del Comune di Cremona e dell’EngageMinds HUB della Cattolica gli insegnanti potranno coinvolgere gli studenti con una serie di card e un gioco interattivo.

Chiusa la prima fase dedicata a tre workshop, si apre la seconda con l’elaborazione e la distribuzione di materiale informativo e formativo, sotto forma di card e di un gioco interattivo. Stiamo parlando del progetto Alimentiamo il contagio positivo della conoscenza promosso dal Comune di Cremona in collaborazione con l’EngageMinds Hub, il centro di ricerca dell’Università Cattolica focalizzato sulla psicologia dei consumi e dei comportamenti sia in campo sanitario che alimentare.

Un progetto dedicato alle realtà di aggregazione giovanile del territorio cremonese, a cominciare dalle scuole secondarie, sino alle cooperative sociali e ai centri e società sportive, e finalizzato ad aumentare la consapevolezza sui meccanismi psicologici che sono alla base dei consumi alimentari e del modo con cui ci si informa in questo campo per ridurre il rischio di credere alle fake news e orientarsi verso consumi più salutari e sostenibili.

“Anche contro le fake news è possibile proteggerci, come in una sorta di “immunizzazione” psicologica” spiega la professoressa Guendalina Graffigna, Ordinario di Psicologia dei consumi all’Università Cattolica, direttore dell’EngageMinds HUB e responsabile scientifica del Progetto. “Imparare a conoscere i nostri meccanismi di pensiero, le reazioni spontanee e spesso inconsapevoli di fronte alle caratteristiche persuasive di una notizia falsa e costruita ad arte è un modo per diventarne meno preda. Nei nostri workshop abbiamo offerto gli strumenti conoscitivi per promuovere questa nuova consapevolezza psicologica.

Concetti concreti, resi strumento di divulgazione che i formatori possono usare per sensibilizzare i giovani: il progetto – oltre ai workshop formativi – ha infatti generato una “cassetta degli attrezzi” fatta da cartoline illustrate e da un gioco di gruppo per diffondere in modo divertente questi nuovi concetti scientifici”.

Le card, in particolare, avranno il compito di diffondere, in modo graficamente efficace e gradevole, i contenuti toccati nei tre workshop tenuti da docenti dell’Università Cattolica di Cremona: il primo, a cura della professoressa Margherita Dall’Asta che ha trattato tematiche relative alla nutrizione, alla biologia degli alimenti e alle scienze dell’alimentazione; il secondo nel quale il professor Lorenzo Morelli ha parlato dei legami tra sistema immunitario, cibo e fake news su Covid-19 e la professoressa Guendalina Graffigna ha approfondito il tema della psicologia dei consumi e della persuasività delle fake news alimentari; il terzo nel quale la professoressa Mariarosaria Savarese ha parlato di come promuovere stili di vita più salutari con la psicologia dell’engagement.

Ma non solo. Il team di psicologi dell’EngageMinds HUB ha anche creato un gioco interattivo con il quale gli insegnanti potranno coinvolgere gli studenti: a ogni passaggio del gioco corrisponde una card che offre contenuti informativi sulla corretta alimentazione, in termini nutrizionali e di sostenibilità e su come difendersi dalle “bufale” alimentari.

“È grande la soddisfazione per la risposta e l’interesse degli insegnanti, delle associazioni e dei genitori che hanno preso parte a questa prima fase di questa iniziativa dimostrando sensibilità verso tematiche così attuali, e che daranno il proprio contributo come ‘formatori’ dei giovani nelle prossime attività di sensibilizzazione in programma” sottolinea Cinzia Vuoto, referente del Comune di Cremona per il progetto. “L’educazione alimentare è interdisciplinare perché implica aspetti sanitari, storici, culturali, antropologici che possono coinvolgere tutta la comunità educativa; favorire l’adozione di corretti comportamenti alimentari e nutrizionali attraverso chiari punti guida concorre alla costruzione di una coscienza critica nei giovani consumatori che, attraverso l’adozione di stili di vita sostenibili, potranno contribuire a contenere l’impatto ambientale e sociale degli attuali sistemi alimentari”.

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