Cronaca

Attesa per il nuovo Dpcm A Natale e Capodanno con chi puoi

(foto Sessa)

Si avvicina sempre di più l’emanazione del nuovo Dpcm in vigore a partire dal 4 dicembre che dovrebbe determinare cosa si potrà fare e cosa no durante le festività natalizie. Innanzitutto rimarrà la divisione delle Regioni in fasce gialle, arancioni e rosse, anche se la speranza è che per fine anno tutta Italia sia gialla. Nonostante ciò, al vaglio ci sono restrizioni circa gli spostamenti: quarantena per chi rientra dall’estero, no a quelli tra regioni dal 20 dicembre al 6 gennaio e nemmeno a quelli tra comuni a Natale, Santo Stefano e Capodanno. In discussione deroghe, mentre il rientro presso la propria residenza o domicilio dovrebbe essere mantenuta. In forse la possibilità di raggiungere la seconda casa, anche se in zona gialla.

Niente da fare per le piste da sci, che dovrebbero rimanere chiuse, mentre nella zona gialla i ristoranti dovrebbero restare sempre aperti a pranzo, anche a Natale, Santo Stefano e Capodanno, ma con ogni probabilità con limitazioni legate al distanziamento e ai posti ai tavoli. Per le abitazioni private, invece, dovrebbero essere dettate solo raccomandazioni. Negli hotel, invece, a Capodanno si pensa alla chiusura dei ristoranti in struttura alle 18.00, con la sola possibilità del servizio in camera.

Non sembra, inoltre, che verrà modificato l’orario del coprifuoco che rimarrebbe alle 22.00, mentre i negozi dovrebbero poter rimanere aperti fino alle 21.00. I centri commerciali potrebbero rimanere aperti il fine settimana e nei giorni festivi prima del 20 dicembre, ma l’orientamento è che dovranno chiudere durante le festività. Per i ristoranti rimane la chiusura obbligatoria alle 18, con possibilità di asporto (e divieto di consumare cibo e bevande nelle vicinanze del locale) e consegna a domicilio.

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