Forza Italia: "Giunta non ascolta,
capigruppo comparse"
E’ di nuovo scontro politico sulle scelte in materia di Bilancio e in particolare sulle misure di sostegno alle imprese e alle famiglie colpite dalla crisi economica a causa del Covid.
Le avvisaglie c’erano state ieri, durante la seduta del Consiglio Comunale, nella quale i consiglieri di Forza Italia e di Viva Cremona, Malvezzi, Fasani, Simi, Ceraso avevano proposto di ritirare alcune loro mozioni e interrogazioni a favore della discussione di un ordine del giorno più attuale, contenente le proposte del centrodestra per utilizzare circa 5 milioni di Euro derivanti da avanzo di amministrazione e fondi Covid non spesi lo scorso anno. Proposte che, affermano i consiglieri , “avrebbero potuto essere poi recepite ed attuate con una variazione di bilancio già nella prossima seduta prevista per il 29 aprile. Invece la maggioranza dei capi gruppo dell’Ufficio di Presidenza si è opposta alla trattazione dello stesso, ritenendo preferibile seguire l’ordine cronologico di presentazione degli atti politici, criterio che di fatto è sempre stato superato per dare priorità alle questioni legate all’emergenza Covid”.
A fare inalberare la minoranza è stata poi la notizia, appresa durante lo stesso Consiglio, che appena prima della riunione, la Giunta si era riunita in seduta straordinaria per approvare proprio una variazione di bilancio contenente aiuti a famiglie ed imprese. “Ciò che non è stato concesso discutere in Consiglio – affermano i consiglieri di centrodestra – è stato oggetto di un’approvazione urgente in Giunta.
LA REPLICA DI PAOLO CARLETTI – “Mai ci saremmo aspettati questa reazione – afferma il presidente del Consiglio – auspicavamo che la notte avrebbe portato consiglio ed avremmo ben volentieri derubricato la cosa come una caduta di stile, invece la consigliera Ceraso ci ricama sopra una situazione falsa e grottesca che non può passare inosservata”.La presidenza del Consiglio precisa di aver ricevuto la richiesta di voler anticipare la discussione dell’atto depositato il 13 aprile alle ore 16.30, al Consiglio di ieri, 19 aprile.
Visto che l’ufficio di presidenza si era già tenuto, Carletti ha chiesto ai capigruppo se avessero intenzione di aderire a questa richiesta di anticipazione. Zagni, Ventura, Nolli (rispettivamente capigruppo di opposizione per Lega, FdI, M5S) oltre a Poli, Manfredini e Pasquetti (gruppi di maggioranza) hanno preferito la trattazione degli atti secondo l’ordine cronologico dichiarando di non aderire alla prima richiesta Ceraso/Malvezzi.
“Alla seconda richiesta del capogruppo Malvezzi di voler convocare un Ufficio di Presidenza urgente prima del Consiglio, gli stessi capigruppo hanno risposto ancora negativamente”, continua Carletti. “Da parte mia mi sono limitato a ripetere che l’Amministrazione era del tutto indifferente, lasciando ai capigruppo la scelta se aderire o meno alle richieste di Malvezzi e Ceraso, scelta arrivata chiaramente da tutti, e da tutti di segno contrario alle richieste di Malvezzi e Ceraso.
I capigruppo di minoranza e di maggioranza comunque potranno spiegare meglio di me come si sono svolti i fatti, a noi resta l’amarezza di una vicenda che vede i soliti protagonisti e che ha ben poco di istituzionale”.
CERASO: SI E’ PARLATO DI UNIVERSITA’ QUANDO IN PIAZZA CI SONO IMPRESE CHE PIANGONO – “La realtà – continua Ceraso – è che ci sono famiglie e imprese in difficoltà che ogni giorno manifestano in piazza la loro disperazione, persone che aspettano un bando del Comune per i buoni spesa perché non sanno cosa mettere in tavola sono stati ignorati da un Consiglio Comunale che ritiene prioritario discutere atti datati che nulla hanno a che vedere con le loro necessità più stringenti e sui quali gli stessi proponenti si sono manifestati impreparati, al punto da richiedere una sospensione del Consiglio per recuperare documenti e informazioni.