Fanghi nei campi, Degli Angeli:
"I sindaci possono limitarli"
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Il consigliere regionale M5S Marco degli Angeli ha scritto ai sindaci della provincia cremonese per suggerire un possibile intervento per limitare lo spandimento dei fanghi da depurazione sui terreni agricoli e in particolare i gessi da defecazione, esenti da una normativa di controllo perché per definizione non sono considerati rifiuti ma fertilizzanti e quindi liberamente messi in commercio senza tracciabilità.
Il tutto a seguito delle indagini appena portate a termine dai carabinieri Forestali del gruppo di Brescia coordinati dal sostituto procuratore della Repubblica Mauro Leo Tenaglia, che hanno delineato una situazione gravissima: 150.000 tonnellate di fanghi contaminati da metalli pesanti, idrocarburi ed altre sostanze inquinanti, spacciati per fertilizzanti e smaltiti su circa 3.000 ettari di terreni agricoli nelle regioni Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna. Tra gli indagati, anche i titolari di un’azienda di lavorazioni conto terzi di Castelvisconti. A Quinzano, Calcinato e Calvisano i tre stabilimenti che avrebbero dovuto trattare i fanghi.
“In attesa delle modifiche legislative nazionali – spiega Degli Angeli – è possibile mettere mano ai regolamenti comunali di tutela di salute pubblica, ad esempio implementando regolamenti che prevedono (con le opportune specificità che variano da comune a comune) che ci siano almeno 500 metri di distanza per gli spandimenti dai centri abitati e 200 dalle case sparse, indagini pedoagronomiche dei suoli pre e post periodo di spandimento, tracciatura di tutti i fertilizzanti di tipo B (gessi di defecazione compresi), divieto di spandimento la domenica e quando sono chiusi gli uffici ai quali i cittadini possono fare segnalazione di mancato rispetto”
“A livello Regionale mi attiverò nelle opportune sedi consiliari per impegnare Regione Lombardia, per esempio, a bloccare l’import delle oltre 500.000 tonnellate di fanghi da altre regioni e chiedere in conferenza stato regione di estendere la tracciabilità, anche ai gessi di defecazione e puntare sul compostaggio dei fanghi, via più efficace, più salubre che però ha “il difetto” di lasciare pochi margini di guadagno”.