Cremona Solidale senza dg, sindacati:
"Ritardo incomprensibile"
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Si stanno ulteriormente allungando i tempi per la nomina del nuovo direttore generale di Cremona Solidale, posizione vacante da tre mesi. Il 27 giugno ci sono stati gli ultimi colloqui del Cda con i candidati che hanno partecipato alla seconda selezione, dopo che la prima era andata a vuoto per la rinuncia del candidato prescelto. L’intenzione del Cda presieduto da Emilio Arcaini era di definire le cose entro giugno, conferendo quindi l’incarico dal 1 luglio, ma così non è stato.
Un ritardo che a questo punto sta mettendo in agitazione i sindacati confederali, non solo per le questioni attinenti la tutela dei lavoratori, ma anche per le prospettive di sviluppo dell’azienda comunale, gravata dal pesante fardello post Covid e da un bilancio ancora deficitario, per quanto ripianato con contributi esterni e con avanzi di gestione.
“Fatichiamo a comprendere questo protrarsi dei tempi, abbiamo necessità di riprendere il confronto e dare continuità al percorso che avevamo intrapreso”, afferma Sabrina Negri, segretario Funzione Pubblica Cgil. “Già a maggio, insieme alla Cisl, avevamo scritto all’attenzione del sindaco, auspicando che la decisione venisse presa in tempi brevi e che, pur senza ingerenze nelle scelte del Cda, venisse individuato un profilo con caratteristiche specifiche di conoscenza del territorio.
Sul tavolo ci sono tante questioni, cito solo la gestione della pandemia, una situazione finanziaria da recuperare, la revisione legge regionale 23.
In una prima occasione ci era stato garantito che l’incarico sarebbe stato attribuito dal 1 giugno, poi abbiamo visto come è andata. Siamo a luglio, ci risulta che i colloqui siano stati fatti il 27, ma nessuno ci ha più informati di nulla”.
“Ci aspettiamo – afferma Negri – entro la settimana una convocazione urgente del tavolo, Cremona Solidale è una realtà che non si può permettere di prendere una pausa così lunga per tutto quello che rappresenta. Abbiamo invece accolto favorevolmente la puntualità nella individuazione del nuovo direttore sanitario che prenderà servizio a breve, raccordandosi direttamente con il precedente che va in pensione”.
Tra le questioni sindacali che attendono una risposta: gestione delle assenze improvvise, riconoscimenti legati alla valorizzazione del personale anche rispetto ai contratti di riferimento; e poi la visione strategica dell’azienda, “importante perché questo serve anche a individuare i livelli di responsabilità e tutte quelle tematiche specifiche legate all’organizzazione del lavoro. Si tratta di ripartire dopo una fase pesantissima che ha colpito tutti fortemente”.
Aggiunge Fausto Mazzullo, FP Cisl Asse del Po: “Certo che siamo preoccupati. Siamo stati in contatto con il cda prima della fine di giugno per cercare di capire la situazione e sembrava che entro la fine del mese si sarebbe affidato il nuovo incarico.
Ora siamo ancora in attesa. Non trattandosi di un concorso ma di una selezione, una graduatoria non era stata fatta né la prima volta, né la seconda. Tra i punti cruciali da riprendere con urgenza c’è la contrattazione per il 2021 e la riorganizzazione che il precedente DG aveva impostato e poi si è fermata. Vogliamo capire le intenzioni dell’azienda in termini di assunzioni e va ripresa la contrattazione del salario accessorio di quest’anno; attendiamo risposte a diverse richieste ben precise, ad esempio i rientri in servizio”.
Nonostante il vertice sia ancora vacante, il personale di Cremona Solidale sta garantendo i suoi servizi ad un’utenza particolarmente provata da Covid e alle famiglie. Sono ripresi gli incontri in presenza e vengono organizzate iniziative di intrattenimento anche con musica dal vivo.
Giuliana Biagi