Ravelli: sui referendum giustizia
silenzio assordante della sinistra
Egregio direttore,
l’adesione spontanea dei cittadini ai referendum per la giustizia giusta sta a dimostrare che la Giustizia rappresenta una delle più grandi questioni sociali del nostro paese. Le oltre mille firme raccolte a Cremona nelle prime due settimane presso i tavoli comuni Lega-Partito Radicale sono straordinari e non trovano riscontro in precedenti raccolte referendarie. La presenza attiva a tutti i banchetti allestiti presso il mercato di piazza Stradivari mi consente di fare alcune considerazioni di carattere generale:
1- chi firma i referendum non sono solo elettori/simpatizzanti leghisti ma soprattutto cittadini stanchi di essere presi in giro da promesse di riforme della giustizia mai fatte in questi ultimi trent’anni;
2- chi firma, salvo pochissime eccezioni, firma l’intero pacchetto dei 6 referendum. Ma senza ombra di dubbio quello per la responsabilità civile dei magistrati è il referendum trainante;
3- anche nell’area di centro sinistra i referendum sono largamente condivisi. Fra gli esponenti della cosiddetta sinistra ideologica molti preferiscono astenersi in attesa di vedere come va a finire la raccolta firme, altri preferiscono firmare alla chetichella presso gli uffici comunali. Non è un caso che rispetto a precedenti iniziative referendarie le firme depositate siano considerevolmente aumentate;
4- è in corso un dibattito sui referendum molto serrato all’interno del PD che però viene soffocato. Anche l’annuncio della firma sui quesiti referendari da parte di due esponenti di primo piano del PD cremonese (Luciano Pizzetti, che intende firmare per due dei sei quesiti e il vicesindaco Andrea Virgilio, che li firmerà tutti e sei) non ha provocato alcuna reazione pubblica. Ancora una volta si preferisce il silenzio. Un silenzio assordante.