Cronaca

Prezzi edilizia, Virgilio: "Timori per
rigenerazione urbana e cantieri"

I timori sull’esorbitante rincaro dei prezzi delle materie prime nell’edilizia lanciato da Ance ha messo in allarme l’amministrazione comunale di Cremona, che guarda con preoccupazione ai futuri cantieri in fase di partenza, sia per l’edilizia pubblica sia per quella privata. Cantieri che si inseriscono nell’ottica di un’importante rigenerazione urbana in atto, e che ora rischiano di subire rallentamenti.

In particolare, per quanto riguarda l’edilizia pubblica, “il rischio è di dover rivisitare la programmazione del Piano delle opere pubbliche, con un adeguamento dei progetti e lo stanziamento di maggiori risorse” spiega l’assessore alla partita e vice sindaco, Andrea Virgilio.

Anche per quanto riguarda l’edilizia privata vi sono motivi di inquietudine: “I rallentamenti dovuti al tema delle materie prime possono mettere in discussione quei processi di rigenerazione urbana avviati nell’ambito dei contesti privati” evidenzia Virgilio. “Sappiamo infatti che un centro urbano si trasforma non solo con il rinnovo degli spazi pubblici ma anche con il recupero di aree dismesse private. Per agevolare il più possibile le cose, recentemente abbiamo ampliato il lavoro dei nostri uffici per cercare di adempiere alle richieste e sollecitato al Governo semplificazioni sulla partita del bonus 110”.

Per fare il punto sulla situazione, il vice sindaco cercherà nelle prossime settimane un’interlocuzione con Ance Cremona, cosa che è già in corso a livello regionale.  “Guardando ai processi di trasformazione dei nostri centri urbani, e al fatto che abbiamo ottenuto investimenti importanti sulle partite della rigenerazione urbana, e questo significa avere un rapporto di chiarezza con le aziende”.

Per questo diventa importante sottoporre all’attenzione del Governo la situazione: “Non vorrei che nel rapporto tra soggetti pubblici locali e mondo dei costruttori vi fosse la famosa dinamica dei capponi di Renzo, discutendo nel contesto locale mentre il problema è di portata molto più ampia. Se si vuole vincere la sfida dei finanziamenti europei dobbiamo salvaguadare il settore edilizio che è il traino del nostro Paese” conclude Virgilio. “Altrimenti il rischio è di arrestare un treno che con fatica si è rimesso in moto dopo la crisi del 2010 con la stretta dei finanziamenti da parte delle banche e dopo la fase più acuta della pandemia”.

Laura Bosio

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