Mottarone, Commissario persone scomparse: “Altri bimbi portati all’estero come Eitan”
Il dramma del piccolo Eitan, unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone e oggi conteso dai parenti materni da una parte e da quelli paterni dall’altra, è solo una goccia nel mare dei bambini portati all’estero da genitori di diverse nazionalità. “In questo caso si parla di sottrazione internazionale, di un vero e proprio sequestro di persona – spiega all’Adnkronos il prefetto Silvana Riccio, Commissario straordinario del governo per le persone scomparse – I casi sono relativi per lo più a divorzi tra genitori di nazionalità diverse per cui uno dei due porta il figlio nel suo Paese. E’ un fenomeno legato all’evoluzione della società con i matrimoni misti e su questo esiste un tavolo interministeriale a cui partecipa il ministero dell’Interno, della Giustizia e degli Esteri”.
E’ invece tra gli adolescenti che i numeri diventano “pesanti”. “I ragazzini tra i 13 e 14 anni che si allontanano volontariamente sono tanti, tantissimi: quasi i due i minori che scompaiono ogni giorno in Italia. Trecentotrentasei sono ancora da ritrovare. Dati oggettivi – precisa il prefetto – fondati sulle denunce presentate. Un ruolo importante lo gioca la rete con le sue articolazioni, perché l’uso distorto che se ne fa può generare false aspettative, incontri, che però nascono tutte da forme di disagio mentale o ambientale, scolastico, di bullismo o familiare. La percentuale di ritrovamento è abbastanza alta, dobbiamo preoccuparci di quelli non ritrovati, dove o c’é una volontà espressa di non farsi ritrovare”.
“Con la Polizia Postale abbiamo individuato un sito sul quale venivano riportati consigli su come scomparire – racconta Riccio – La rete offre mille opportunità ma anche qualche occasione pericolosa per i ragazzi, parliamo di minori, soggetti deboli. Il fenomeno è purtroppo in crescita, nonostante la grande opera di sensibilizzazione che facciamo, anche con le scuole con le quali siamo in contatto per far passare il concetto della pericolosità di allontanarsi e scomparire. Abbiamo poi fatto un accordo con la Società Sportiva Lazio, che si impegna a sostenere le iniziative del Commissario straordinario finalizzate alla sensibilizzazione sul fenomeno delle persone scomparse, rendendo disponibile, in occasione delle partite in casa, la propria squadra di calcio per la diffusione di messaggi istituzionali. L’attenzione ai minori scomparsi è massima e in campo ci sono tutti gli strumenti possibili”. di Silvia Mancinelli