Cronaca

Scuola, Sommi: "Adeguare servizio
trasporto a esigenze utenza"

Simona Sommi

Dopo le molteplici proteste giunte dal mondo della scuola sul tema degli ingressi scaglionati, anche il consigliere comunale della Lega, Simona Sommi, insegnante, scende in campo sulla vicenda. “Aspettando il tavolo prefettizio del 28 settembre, appare evidente come nulla sia cambiato rispetto allo scorso anno” commenta. “Si sono fatti ripetuti incontri senza risolvere il nodo dei trasporti. Anche quest’anno sono stati proposti sondaggi nelle scuole per analizzare i numeri dei fruitori dei mezzi del Tpl rispetto al bacino d’utenza, aspettando forse un miracolo che possa risolvere le criticità”.

“Quel che è certo è che a scuola iniziata, siamo ancora alla fase della cosiddetta sperimentazione rispetto all’impatto dei grandi numeri e del rischio di potenziale contagio durante la percorrenza del tragitto per arrivare a scuola. A monte c’è la presa di posizione del referente del TPL che ha già anticipato l’impossibilità di adeguare il servizio alle esigenze dell’utenza, fermo restando il paletto dell’80% di occupazione dei mezzi” evidenzia ancora.

Qualcuno farà notare che in altre province lombarde, come Bergamo o Brescia, la soluzione adottata è stata quella degli ingressi scaglionati. E’ bene sottolineare come la peculiarità del territorio della nostra provincia è quello di essere allungata tra Casalmaggiore e Crema, con al centro il capoluogo, sul quale convergono numerosissimi studenti pendolari, frequentanti gli istituti superiori di Cremona. Il territorio cremonese non ha una rete di trasporto sufficientemente sviluppata per garantire un servizio in grado di rispondere alle mutate condizioni che l’emergenza pandemica ha evidenziato.

A detta del responsabile del trasporto pubblico locale non è stato possibile reperire sufficienti mezzi e autisti per implementare il servizio. Il dubbio è quello che, sottesa a questa affermazione, vi sia la contrapposizione di interessi economici sul piano della concorrenza con altri potenziali concorrenti privati . Regione Lombardia, con Deliberazione XI/4343 del 22/02/2021 ha assegnato all’Agenzia TPL Cremona-Mantova € 6.477.562,71 per il rinnovo e l’ammodernamento dei mezzi per il trasporto passeggeri su gomma, vincolando l’acquisto di mezzi con caratteristiche che si presterebbero al controllo del numero di passeggeri.

Nella seconda parte del 2021, attraverso i trasferimenti statali, saranno ripartiti a Regioni e Province 618 milioni di euro per finanziare servizi aggiuntivi (a fronte dei 222 rendicontati nel primo semestre) per sostenere un aumento consistente dell’offerta di Tpl per l’autunno 2021. I servizi aggiuntivi previsti per l’autunno 2021 sono pari a 3,4 volte quelli messi in campo a settembre 2020. Mentre i servizi aggiuntivi previsti per la seconda parte dell’anno in corso sono superiori del 9,3% a quelli rendicontati nel primo semestre. Il numero di mezzi dedicati ai servizi aggiuntivi per il secondo semestre 2021 è pari a 5.703.

Questi sono i dati delle risorse in campo per adeguare il TPL , evitando lo scaglionamento degli ingressi a scuola, che si prospetta essere organizzato su due turni , uno alle 8 e l’altro alle 10. Questa soluzione viene rifiutata dalle famiglie degli studenti, che rientrerebbero a pomeriggio inoltrato (compressione del tempo dedicato allo studio e alle attività personali), così come dai presidi, che andrebbero incontro a problemi organizzativi di difficile soluzione (organizzazione del tempo mensa e la conciliazione dei docenti in servizio “a scavalco” su diversi scuole).

Come Consigliere comunale e Responsabile del Dipartimento Istruzione Lega Lombardia, oltre che docente di scuola superiore, concordo con quanti, a vario titolo, evidenziano come lo scaglionamento degli ingressi non sia accettabile. La discussione sul tema è stata affrontata anche in Commissione Istruzione e Edilizia Scolastica di ANCI Lombardia, per ciò che attiene le competenze degli enti locali comunali, che devono confrontarsi con la difficile gestione della ripartenza delle scuole.

Sono conscia che la competenza per ciò che concerne il TPL è della Provincia, ma ritengo che il Comune di Cremona debba rispondere alle esigenze che emergono sul territorio del Comune, dove le criticità richiedono un impegno sinergico. Esiste anche il tema dei vaccini, con dati che ci dicono che più del 70% degli adolescenti ha aderito alla campagna vaccinale. I giovani cremonesi non meritano, dopo essersi sacrificati ed aver utilizzato ogni strumento utile per far fronte all’emergenza pandemica, di essere nuovamente penalizzati. La scuola non può e non deve avere un ruolo ancillare rispetto ad altre realtà. Se il Paese riparte, così deve essere per la scuola. Una ripartenza piena ed efficace, sul piano didattico ed educativo, nel rispetto di studenti e famiglie”.

Anche il Commissario Provinciale Fabio Grassani, intervienendo sull’argomento, conclude:” Dopo oltre un anno di DAD la scuola deve ripartire senza ulteriore disagio per studenti e famiglie. La politica degli ingressi scaglionati si può adattare a certi contesti urbani con trasporto pubblico capillare e fortemente integrato, non quindi il nostro, particolarmente esteso e con tanti piccoli centri abitati. Non si penalizzino oltremodo le famiglie, hanno già dato abbastanza”.

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